
La figlia di Vittorio Sgarbi rompe il silenzio e attacca duramente la trasmissione di Bruno Vespa. Dopo la partecipazione del padre alla puntata di Cinque Minuti su Rai 1, Evelina definisce l’intervista “uno spettacolo cinico e triste”, parlando di “imbarazzo tra gli stessi operatori Rai” e di «un uomo portato in studio in condizioni di grande difficoltà».
Le accuse di Evelina Sgarbi
«Sapere che mio padre è stato trascinato nello studio Rai per registrare la puntata in condizioni di grande disagio mi provoca dolore», ha dichiarato la 25enne, sottolineando che il padre «camminava e respirava a fatica, sembrava un vecchio di novant’anni». La giovane accusa il cosiddetto “cerchio tragico” che circonderebbe il critico d’arte, sostenendo che lo avrebbe plagiato e reso un’altra persona.
Evelina Sgarbi si dice consapevole della necessità di promuovere il nuovo libro del padre, Il cielo più vicino. La montagna nell’arte, edito da La Nave di Teseo, ma non risparmia critiche: «Sarebbe stato meglio pensare prima alla salute di mio padre, invece di badare solo agli interessi della casa editrice».
“Spettacolo umiliante per mio padre”

Parole dure anche contro la Rai: «Lo spettacolo di cui sono stati testimoni tecnici, giornalisti e dipendenti è umiliante per mio padre e per la sua dignità. Vergognoso che venga utilizzato come il cavallo di Brecht». Poi il riferimento alla magistrata Scorza, che ha deciso di non nominare un amministratore di sostegno per Sgarbi: «Dovrebbe vedere la trasmissione di questa sera e ascoltare chi lo ha visto dal vivo. Dire che mio padre sta bene è scandaloso».
Le tensioni familiari e la replica del critico

Evelina non risparmia neppure Elisabetta Sgarbi, sorella del critico e direttrice editoriale della casa editrice del libro, accusandola di un atteggiamento «ponziopilatesco». «L’ignavia è un peccato capitale, soprattutto verso un genio», ha aggiunto la figlia, sostenendo di aver colto nel padre «un segnale d’affetto» dopo la trasmissione.
Ospite di Bruno Vespa, Vittorio Sgarbi è tornato a parlare dopo il recente ricovero al Policlinico Gemelli di Roma per una forte depressione e dopo le vicende giudiziarie che lo hanno contrapposto alla figlia. «La trovo una richiesta fuori misura e fuori logica», ha commentato il critico in merito alla proposta di nomina di un amministratore di sostegno.
Alla domanda su come stia oggi, Sgarbi ha dichiarato di sentirsi in ripresa: «Sto bene. È stato un lungo percorso, ho guardato dentro e fuori di me». Durante la trasmissione, ha presentato il nuovo libro dedicato al rapporto tra arte e natura, un viaggio tra paesaggi, maestri e introspezione spirituale.


