
Emergono nuovi sviluppi sul caso della morte di Ana Sergia Alcivar Chenche, operata per una liposuzione poi rivelatasi fatale e per la cui morte è indagato il dottor José Lizarraga Picciotti.
Nel caso era emerso anche il nome di Olivia Buldrini, dottoressa in scienze farmaceutiche, che nelle scorse ore ha diffuso la sua versione dei fatti che qui noi riportiamo e che va a smentire alcuni dei punti salienti emersi in passato che si rivelerebbero, a questo punto, non corrispondenti alla realtà.
I suoi legali hanno infatti fatto presente tramite comunicazioni ufficiali che non era esatto dire, come riportato da alcune fonti, che Buldrini non fosse dottoressa: “Nonostante la Dott.ssa Buldrini possieda una laurea in scienze farmaceutiche, è stata ingiustamente accusata di non essere una dottoressa, generando un grave discredito”.
Buldrini non avrebbe avuto alcun ruolo nell’intervento mortale della Cheche: come spiegato dai legali Buldrini sarebbe “assolutamente estranea alla vicenda della morte della Chenche e non avendo partecipato all’intervento mortale”.
Non si può parlare inoltre di un’iscrizione al registro degli indagati della dottoressa Buldrini per il reato di lesioni personali (si specifica qui però che The Social Post non ha mai sostenuto che lo fosse), come dichiarato dai legali, parlando di “notizia falsa riguardante la sua partecipazione ad altri interventi chirurgici, l’aver prescritto farmaci e terapie utilizzando timbri falsi, e l’aver eseguito mastectomie. Si precisa che la Buldrini non è e non è mai stata indagata per lesioni personali nei confronti di chicchessia”.


