
Un sincronismo tragico e imprevedibile ha segnato l’ultima puntata del Gialappa Show, andata in onda ieri sera, lunedì 17 novembre. Durante la trasmissione è stato proposto un omaggio alle gemelle Kessler, registrato alcuni giorni prima, senza che la produzione potesse sapere che proprio quel giorno sarebbe stata annunciata la loro morte. Il mondo dello spettacolo italiano e internazionale ha così assistito a un ricordo andato in onda in modo involontario ma profondamente significativo, a poche ore dalla notizia della scomparsa di Alice ed Ellen Kessler.
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Nel corso della puntata, Pierfrancesco Favino, co-conduttore della serata, e Luigi Esposito – del duo Gigi e Ross – nei panni di Stefano De Martino, hanno portato in scena uno sketch dedicato alle due icone della televisione. I due si sono esibiti sulle note del celebre Da-da-un-pa, brano simbolo della storica trasmissione Studio Uno, diventato negli anni un vero marchio della carriera delle gemelle. Il programma ha poi condiviso il video anche sui social, accompagnandolo con la frase: «Il De Martino del cinema e il Favino della televisione che omaggiano le indimenticabili gemelle Kessler», un tributo diventato, suo malgrado, un saluto definitivo.

La scoperta nella casa di Grunwald
La notizia della morte delle due artiste ha raggiunto il pubblico nella stessa giornata, generando sgomento. Alice ed Ellen Kessler sono state trovate senza vita nella loro abitazione di Grunwald, vicino a Monaco di Baviera, in Germania. Le due vivevano nella stessa casa dal 1986, in una struttura bifamiliare con ingresso in comune, luogo che avevano scelto per continuare a condividere quello che definivano da sempre un legame “simbiotico”.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Bild, sulla base delle informazioni fornite dalla polizia criminale, si sarebbe trattato di un suicidio assistito. Una scelta che, per quanto dolorosa, le sorelle non avevano mai nascosto di considerare possibile. Negli anni avevano più volte affrontato pubblicamente il tema del fine vita, sempre con grande lucidità e determinazione.
Una vita condivisa fino all’ultimo
Nelle loro interviste, le Kessler avevano spesso spiegato come il loro legame andasse oltre quello di sorelle o di colleghe. «Se una di noi si ridurrà allo stato vegetativo, l’altra l’aiuterà a uscire di scena. Serenamente. Non sopporteremmo l’idea di vederci soffrire», avevano dichiarato, ribadendo un’unione costruita in decenni di carriera e convivenza. L’idea di affrontare la malattia o il declino fisico separate era per loro impensabile, così come immaginare una vita senza la presenza costante dell’altra.
In un’altra recente conversazione con Bild, avevano anche espresso il desiderio di essere sepolte insieme, un modo per restare unite «nella morte», come lo erano state nella vita. Un pensiero che oggi appare come un indizio doloroso ma coerente con la loro visione del mondo e con la profonda reciprocità che le ha sempre contraddistinte.

L’eredità nel mondo dello spettacolo
L’uscita di scena delle gemelle Kessler lascia un vuoto importante nella storia della televisione e della musica italiane. Le due artiste, nate a Dessau e divenute celebri nel nostro Paese grazie alla loro presenza elegante, al talento e alla straordinaria sintonia, hanno rappresentato per decenni un modello di spettacolo raffinato e popolare allo stesso tempo. Il loro stile, la loro ironia e la loro immagine iconica hanno attraversato generazioni, restando impresse nell’immaginario collettivo.
L’omaggio trasmesso dal Gialappa Show, pur nato senza la consapevolezza della loro scomparsa, ha finito per trasformarsi in un ultimo saluto. Un saluto che ha ricordato, ancora una volta, quanto le sorelle Kessler abbiano inciso nella cultura dello spettacolo e quanto il loro ricordo resterà vivo nel pubblico che le ha amate per una vita intera.


