
C’era un brusio insolito, un movimento rapido e irregolare di persone che sembrava non trovare spiegazione. Un’aria sospesa, come quando qualcosa sta per accadere ma nessuno riesce ancora a capire cosa. Le voci si rincorrevano da un angolo all’altro della strada, spezzate da sguardi improvvisamente tesi. Poi, un fragore netto, violento, capace di trasformare quella confusione in puro terrore.
In pochi istanti la normalità si è frantumata: un’esplosione, poi un’altra, e quel silenzio irreale che segue gli attacchi più devastanti. Mentre la polvere si alzava nell’aria, le persone correvano senza una direzione precisa, guidate dall’istinto e dal panico. Nessuno riusciva a capire chi avesse colpito, né perché.
Kamikaze all’attacco a Peshawar
Uomini armati, tra cui alcuni kamikaze, hanno preso di mira il quartier generale delle forze paramilitari a Peshawar, nel nord-ovest del Pakistan. Secondo i media locali, la sede della polizia federale è stata messa “sotto attacco”: un attentatore suicida si sarebbe fatto esplodere all’ingresso principale, mentre un secondo sarebbe penetrato all’interno del complesso.
«Le forze dell’ordine, tra cui esercito e polizia, hanno isolato l’area e stanno gestendo la situazione con cautela, poiché sospettiamo che ci siano dei terroristi all’interno del quartier generale», ha dichiarato un funzionario. La struttura colpita si trova in una zona molto frequentata, vicino a un importante acquartieramento militare.


