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“Lista stu***”. L’orrore nel liceo italiano, quella frase agghiacciante scoperta così: spaventoso

Pubblicato: 28/11/2025 15:00

Un orrore agghiacciante, quello scoperto in una scuola italiana. Dove è stata trovata una scritta che fa paura, sulla quale stanno ora investigando gli agenti dopo una segnalazione. “Lista stupri” è la frase violenta che è stata trovata sulla parete di uno dei bagni del liceo Giulio Cesare nel quartiere Trieste a Roma.

Sotto, un elenco di nomi e cognomi in rosso di una decina di studentesse. A denunciare l’accaduto è il collettivo studentesco “Zero Alibi“. I fatti si sono verificati giovedì 27 novembre, a due giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“Nella nostra scuola nel bagno dei maschi del secondo piano è comparsa una scritta aberrante: “Lista stupri” e a seguire una serie di nomi di studentə – si legge nella nota pubblicata dal collettivo Zero Alibi su Instagram – Un muro può essere cancellato, ma la cultura alla base del messaggio no, va combattuta. Questo gesto oltre a essere di una gravità inconcepibile, dimostra la società patriarcale in cui ancora oggi tuttə noi viviamo.

Usare la violenza sessaule come arma, come minaccia o scherno, significa alimentare ed essere parte attiva della stessa cultura che ogni giorno uccide, ferisce, opprime, umilia e zittisce le donne. Significa sentirsi autorizzati a trattare i corpi femminili come oggetti, come bersagli, come componenti di una lista. E questo è intollerabile”. Il collettivo denuncia inoltre come pochi giorni prima dell’accaduto siano stati strappati due fogli di raccolta firme con cui moltə studentə pretendevano si ponesse maggiore attenzione al tema della violenza di genere a scuola.

“Questi episodi non possono passare inosservati – proseguono dal collettivo – sono sintomo del patriarcato, di un sistema oppressivo, che silenziosamente controlla e condiziona le nostre vite. Nessunə di noi può permettersi di restare indifferente di voltarsi dall’altra parte: perchè chi è indifferente è complice”. Gli studenti annunciano che continueranno a denunciare e a pretenedere che venga fatta educazione sessuo-affettiva nelle scuole.

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