
L’attore e modello turco Can Yaman, 36 anni, nato a Suadiye, quartiere di Istanbul, racconta una storia personale che sembra uscita da un romanzo. Prima di diventare una star internazionale, era un giovane avvocato appena entrato alla Price Waterhouse Coopers, dopo una brillante laurea in Giurisprudenza.
La sua carriera cambia direzione durante un matrimonio a Mosca, dove viene notato quasi per caso da alcuni addetti ai lavori. Una piccola parte in tv, accettata quasi per gioco, diventa la scintilla che lo porta a comprendere quanto fosse infelice dietro un computer e quanto desiderasse cambiare vita.

A 24 anni sceglie la strada della recitazione, approdando nelle soap turche poi trasmesse in Italia, come Bittersweet e Day Dreamer. Il suo fascino richiama quello di Kabir Bedi e, per molti fan, il carisma avventuroso del pirata Jack Sparrow interpretato da Johnny Depp.
Oggi è il protagonista del nuovo Sandokan, la serie-evento di RaiUno firmata da Lux Vide e Rai Fiction, con un cast internazionale che comprende Alessandro Preziosi, Alanah Bloor, John Hannah ed Ed Westwick. Una produzione che riporta in tv la Tigre della Malesia a 50 anni dal primo kolossal.
Ambientata nel Borneo del 1841, la serie racconta un eroe combattivo e spirituale, «un Robin Hood del mare», come lo definisce Yaman. L’attore spiega di aver avuto tempo per prepararsi, complice il rinvio delle riprese durante la pandemia.
Per interpretare Sandokan, Yaman ha seguito un rigido percorso di formazione: ha letto Salgari, perso dieci chili, preso lezioni di equitazione e studiato il copione in inglese. Da quando si è trasferito in Italia, nel 2021, la sua popolarità è cresciuta a vista d’occhio, pur mantenendo grande serietà nell’approccio al mestiere.
L’attore parla fluentemente italiano grazie al liceo italiano frequentato a Istanbul, scelta voluta da sua madre. Cresciuto in una famiglia di origini kosovare e albanesi, Yaman ricorda un’infanzia in un quartiere multiculturale e una formazione che puntava ad aprirgli le porte del mondo.
Oltre all’italiano conosce altre lingue, e oggi sta studiando spagnolo per un nuovo progetto internazionale. Ammette di avere una disciplina ferrea, ereditata dai ritmi intensi del lavoro in Turchia, con giornate che possono superare le 16 ore sul set.
Il successo, però, ha anche un lato complesso: Yaman riconosce di essere diventato un sex symbol, ma osserva quanto questa immagine influenzi anche chi gli sta vicino. Dopo anni di riservatezza, ha scelto di apparire in pubblico con la compagna, deciso a dare priorità alla propria vita privata.
Nonostante la popolarità lo identifichi spesso con ruoli di grande fascino, l’attore confessa di sognare una commedia in cui interpretare un uomo impacciato con le donne. Una sfida che vede come un modo per crescere e liberarsi dagli stereotipi che lo accompagnano.


