
Le prime testimonianze parlano di un boato sordo, seguito da una vibrazione così forte da far tremare vetri e svegliare interi quartieri. La colonna di fumo, nera e densa, si è alzata in cielo come una minaccia visibile da decine di chilometri di distanza. All’inizio nessuno capiva cosa stesse accadendo: solo sirene in lontananza e un odore acre nell’aria, sempre più intenso con il passare dei minuti. Le immagini riprese dai residenti – lampi arancioni all’orizzonte, poi una successione di piccoli scoppi – hanno rapidamente fatto il giro dei social.
Pochi istanti dopo sono arrivati gli avvisi ufficiali: restare in casa, chiudere porte e finestre, evitare ogni esposizione all’esterno. In diverse zone è scattata anche un’evacuazione precauzionale. Intanto il cielo continuava a riempirsi di quella nube inquietante, mentre gli elicotteri sorvolavano l’area in cerca di eventuali focolai secondari.
🔥 #AUSTRALIA | EXPLOSIÓN PROVOCA IMPACTANTE INCENDIO EN SÍDNEY
— Altavoz (@Altavozecu) December 1, 2025
Una gran explosión en una planta de residuos generó alarma en la ciudad de #Sídney, #Australia, pues se formó una enorme bola de fuego, y las llamas llegaron a medir hasta 150 metros de altura. Afortunadamente, no… pic.twitter.com/Om4xkt88eB
Un’enorme esplosione ha infatti scosso la zona ovest di Sydney, in Australia, dopo che un impianto chimico ha preso fuoco. L’incendio è divampato in un’azienda di gestione dei rifiuti a North St Mary’s, generando una nube tossica ben visibile anche da grande distanza. Secondo le autorità, le fiamme sono state alimentate da sostanze chimiche altamente infiammabili, con colonne di fumo spinte a oltre 150 metri di altezza.
Sul posto sono intervenuti quasi 200 vigili del fuoco, impegnati per ore per contenere il rogo. Le ripetute esplosioni hanno scagliato detriti e blocchi di cemento a centinaia di metri, costringendo a delimitare un’area di sicurezza di 200 metri attorno all’impianto. Le autorità hanno invitato la popolazione a restare in casa e a sigillare gli ambienti per evitare il contatto con la nube tossica. Alcuni quartieri sono stati evacuati a scopo precauzionale, mentre prosegue il monitoraggio della qualità dell’aria.


