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“Le mutandine? Spesso non le indosso”. Belve, la super vip non si trattiene: Fagnani sbalordita

Pubblicato: 01/12/2025 19:29

L’intervista a un’attrice leggendaria nel salotto di “Belve”, condotto da Francesca Fagnani, si è rivelata uno dei momenti più intensi e attesi dell’ultima stagione del programma. L’artista, con la sua inconfondibile eleganza e un coraggio disarmante, ha scelto di togliersi ogni filtro, regalando al pubblico di Rai2 una serie di confessioni intime che spaziano dalla travolgente storia d’amore con un celebre cantautore ai chiaroscuri della maternità, fino ad arrivare a scelte di vita e professionali segnate da una inossidabile libertà individuale. L’incontro, andato in onda martedì alle 21.25, ha chiuso la stagione di Fremantle con un vero e proprio botto mediatico, dimostrando ancora una volta la capacità dell’attrice di raccontarsi senza mezze parole. L’interprete in questione è Stefania Sandrelli.

La storia d’amore con Gino Paoli: la passione e l’ingenuità

Il cuore del racconto di Stefania Sandrelli ha battuto forte sul ricordo della sua celebre relazione con il cantautore Gino Paoli, un amore che non solo ha segnato la sua vita, ma ha lasciato un’impronta profonda anche nelle esistenze di coloro che le erano vicini. L’attrice ha esordito con una rivelazione sorprendente e disarmante, confessando la sua iniziale ignoranza sullo stato civile del compagno. “Non sapevo che era sposato”, ha detto Sandrelli, quasi volendo giustificare l’ingenuità della giovane donna travolta da un sentimento così potente. Quando la Fagnani ha cercato di approfondire l’intensità della relazione, l’attrice ha risposto con un sorriso malizioso e una frase destinata a far discutere: “Ci siamo levati parecchie soddisfazioni”.

stefania sandrelli attrice

La conversazione con l’attrice, Stefania Sandrelli, ha toccato poi le vette dell’insolito e del piccante con la domanda sui luoghi più eccentrici in cui avesse fatto l’amore. Senza esitare, ha svelato un dettaglio straordinario: “In cima alla Basilica di San Pietro, sulla scala verso la cupola”. La conduttrice, incalzandola con il classico “Con chi?”, ha ricevuto una risposta che ha confermato ogni sospetto: “Il solito”, un secondo di silenzio carico di significato che ha lasciato intendere in modo inequivocabile che il “solito” fosse proprio Gino Paoli. Stefania Sandrelli ha anche sottolineato il ruolo cruciale che Paoli ha avuto nel suo percorso di maturazione sessuale, affermando con gratitudine: “Sono molto contenta che Gino mi abbia svezzata”, definendo anche lui come “molto esuberante”.

La maternità: il dolore della separazione e la complicità con Anna

L’intervista a Stefania Sandrelli ha preso una piega più commovente e intima nel momento in cui si è parlato della maternità e del complesso rapporto con la figlia Amanda. L’attrice ha rievocato gli anni difficili in cui non poté vivere accanto alla bambina, che fu cresciuta da Gino Paoli e dalla moglie, Anna. Questo periodo coincise con il matrimonio di Stefania Sandrelli con Nichi Pende, uomo che l’attrice ha ricordato come afflitto da problemi di dipendenza dall’alcol. “Ho sofferto molto. Mi sono separata da mio marito, non potevo rinunciare a mia figlia”, ha raccontato Stefania Sandrelli con visibile emozione, illuminando la complessità di quel periodo. Un dettaglio inaspettato ha però rivelato la profondità umana e la capacità di superare le convenzioni: l’attrice ha infatti svelato un momento di complicità inattesa con la moglie di Paoli. “Un giorno, io e Anna ne abbiamo parlato. E abbiamo anche riso insieme”, un aneddoto che dipinge un quadro di rapporti forse dolorosi, ma gestiti con una sorprendente umanità e intelligenza emotiva.

La libertà nel vestire e la scelta del cinema audace

Un momento di leggerezza destinato a diventare virale ha riguardato le abitudini di Stefania Sandrelli riguardo all’abbigliamento intimo. L’attrice ha confermato la sua avversione per gli slip, ammettendo che “Mi danno fastidio. Sono più le volte che non le metto”. Un’abitudine che, ha confermato sorridendo, ha mantenuto nel tempo. La conversazione si è poi spostata sul piano professionale, in particolare sulla coraggiosa decisione di girare “La chiave” di Tinto Brass negli anni Ottanta, all’età di quarant’anni. Stefania Sandrelli ha spiegato la sua scelta come una pura voglia espressiva: “La sceneggiatura era molto bella. Ho avuto voglia di farlo”. E riguardo al rivedersi in scene audaci, ha risposto con una serenità che incarna la sua libertà: “No. Mi sono piaciuta. E mi ha liberata”, sottolineando come l’esperienza l’abbia fatta sentire più completa e svincolata.

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