Vai al contenuto

“Sangue ovunque in casa”. Franco e Gianna trovati morti dal figlio, ora il sospetto più atroce

Pubblicato: 01/12/2025 11:02

L’arrivo del tardo autunno porta con sé non solo l’aria pungente dei mesi freddi, ma spesso anche una malinconia che si insinua nelle vite private, complice il grigiore del cielo che riflette l’umore di molti. Ci sono storie che restano celate dietro le facciate austere dei palazzi, drammi silenziosi consumati nell’intimità delle mura domestiche, lontani dalla frenesia delle piazze e dal clamore della vita cittadina. La quotidianità, con le sue abitudini rassicuranti e i suoi ritmi scanditi, nasconde a volte crepe profonde, dolori inespressi e verità indicibili che attendono solo il momento più inatteso per esplodere in una catastrofe di proporzioni private. Quante volte il sipario si chiude su esistenze apparentemente tranquille, lasciando dietro di sé solo domande senza risposta e un vuoto incolmabile che travolge chi resta?
Leggi anche: Firenze, trovato morto in casa dai parenti: sul corpo varie ferite

Il frastuono dei giorni feriali copre spesso i segnali premonitori, le piccole anomalie che, col senno di poi, assumono un significato sinistro. Un silenzio inatteso, una telefonata senza risposta, la porta chiusa in un orario inconsueto; sono questi i dettagli che, sommati, compongono il quadro di un’emergenza latente, il preludio a una rivelazione sconvolgente. Quando la calma apparente di un pomeriggio si spezza, e il rumore delle sirene squarcia la quiete di un quartiere, è la cronaca a prendere il sopravvento, a trasformare il privato in pubblico e a chiamare in causa il rigore delle indagini. In questi momenti, ogni ipotesi è valida, ogni scenario possibile, e la ricerca della verità diventa un imperativo categorico per le forze dell’ordine e per la magistratura, chiamate a ricostruire gli eventi che hanno portato a un epilogo fatale e inspiegabile.

La scoperta agghiacciante in un appartamento fiorentino

È stato in questo clima di incertezza che si è consumata una duplice tragedia a Firenze, in via Giampaolo Orsini. Un appartamento in questa tranquilla arteria è diventato lo scenario di una morte violenta e inspiegabile che ha coinvolto due coniugi. Le vittime sono state identificate come Franco Giorgi, un antiquario di 74 anni, e sua moglie, Gianna Di Nardo, 68 anni, ex dipendente comunale in pensione. La drammatica scoperta è avvenuta nel pomeriggio di ieri, 30 novembre, quando il figlio della coppia, non riuscendo a mettersi in contatto con i genitori, si è recato presso la loro abitazione. La scena che si è presentata ai suoi occhi è stata agghiacciante: i due corpi giacevano a terra, privi di vita, immersi in un lago di sangue, feriti da diverse coltellate. Il giovane ha immediatamente lanciato l’allarme.

I primi rilievi e il sequestro dell’arma

Sul posto sono intervenute tempestivamente le volanti dei carabinieri che hanno dato il via ai primi accertamenti coadiuvati dalla scientifica. I rilievi preliminari hanno confermato la violenza del gesto: il corpo di Franco Giorgi presentava ferite da arma da taglio concentrate, in particolare, sul collo, mentre la consorte, Gianna Di Nardo, risultava colpita da diverse lesioni, anche all’addome. I corpi sono stati rinvenuti tra l’ingresso e il soggiorno, ma le macchie di sangue sono state riscontrate in più ambienti dell’abitazione, un dato che suggerisce una dinamica complessa dei fatti. Un coltello da cucina è stato immediatamente sequestrato e rappresenta l’oggetto più importante in mano agli investigatori, i quali sperano che le impronte rilevate sull’arma possano fornire la chiave di volta per svelare il giallo.

L’ombra della depressione e l’ipotesi omicidio-suicidio

Le indagini, coordinate dalla procuratrice Rosa Volpe e dal sostituto Alessandro Piscitelli, stanno battendo ogni pista, dal duplice omicidio all’omicidio-suicidio. Quest’ultima ipotesi, purtroppo, sta guadagnando sempre più terreno con il passare delle ore e l’analisi degli elementi raccolti. A favore della tesi più drammatica, quella del gesto estremo compiuto da uno dei coniugi sull’altro prima di togliersi la vita, vi sono alcuni dettagli cruciali: nell’appartamento di via Giampaolo Orsini non sarebbero stati trovati segni di effrazione, escludendo un’intrusione esterna. Inoltre, non risulterebbe la scomparsa di alcun oggetto di valore, dettaglio che allontana il movente della rapina.

A rafforzare l’ipotesi dell’omicidio-suicidio contribuisce anche un elemento legato alla sfera personale di Franco Giorgi. Dalle prime verifiche, sembrerebbe che l’antiquario avesse manifestato di recente sintomi riconducibili alla depressione. Il malessere psicologico, se accertato, potrebbe rappresentare il tragico sfondo di questo dramma familiare.

Ciononostante, gli inquirenti procedono con cautela e con il massimo rigore. Le autopsie sulle due salme sono state disposte e saranno fondamentali per definire con certezza le cause e l’ora della morte. Inoltre, sono al vaglio le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della zona circostante l’abitazione. L’obiettivo è quello di non lasciare nulla al caso e di giungere a una ricostruzione inoppugnabile della dinamica che ha portato alla morte dei coniugi Giorgi-Di Nardo. Il lavoro degli investigatori si concentra ora sull’incrocio dei dati scientifici e informativi per dare una risposta definitiva a un fatto di cronaca che ha sconvolto l’intera comunità fiorentina.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure