Vai al contenuto

Garlasco, “Ma sono lei e Alberto Stasi”. Il pc di Chiara Poggi rivela nuovi scenari

Pubblicato: 11/12/2025 16:05

Nel complesso caso di Andrea Sempio, dopo anni di silenzi e archiviazioni, tutto sembra improvvisamente riemergere con una forza inattesa. Il suo nome, comparso già nei primi mesi dell’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, non era mai del tutto scomparso dal dibattito pubblico, ma per lungo tempo l’attenzione generale si era concentrata sulla figura di Alberto Stasi, poi condannato a 16 anni. Oggi, però, la narrazione si incrina: alcuni elementi riemersi negli ultimi mesi, uniti alle nuove analisi scientifiche, riportano Sempio al centro di uno dei gialli più intricati della cronaca italiana.

>> “Cosa mi hanno detto i medici”. Rosanna Banfi e il tumore, l’annuncio sulle sue condizioni. “Prima dell’operazione…”

Il punto di svolta è arrivato con la perizia del 2025 che ha individuato tracce di Dna maschile sulle unghie di Chiara, compatibili secondo gli esperti con quelle di Andrea Sempio. Un elemento investigativo che, pur non sufficiente da solo, ha riaperto scenari che sembravano definitivamente chiusi. Gli inquirenti, che lo hanno formalmente iscritto nel registro degli indagati per concorso in omicidio, cercano ora di ricostruire i suoi movimenti, le sue frequentazioni, le sue abitudini in quei giorni di agosto del 2007, nella speranza di colmare i vuoti che ancora rendono il quadro incompleto.

Chiara Poggi, vittima del delitto di Garlasco

Garlasco, il caso verso una svolta?

A mancare, infatti, sono i due tasselli più pesanti: l’arma del delitto e un movente chiaro. È su questo fronte che si concentrano le ultime verifiche, mentre la trasmissione Ore 14 Sera, condotta da Milo Infante, ha riportato all’attenzione alcuni episodi che oggi assumono sfumature nuove. Ed è proprio da qui, dal cuore oscuro di quelle giornate, che potrebbe aprirsi la verità.

Alberto Stasi, la difesa nel caso Garlasco

Tutto torna, tutto rischia di assumere nuovi significati. Nell’inchiesta sulla morte di Chiara Poggi, la mattina del 13 agosto del 2007, il nome di Andrea Sempio è sempre circolato fin dai primi mesi. La condanna a 16 anni di carcere inflitta ad Alberto Stasi, fidanzato della ragazza uccisa nella villetta di Garlasco, sembrava aver chiuso il cerchio. Ma dopo la prima archiviazione del 2017, la terza indagine del 2025 e le risultanze della perizia sul Dna ritrovato sulle unghie di Chiara hanno riacceso pesantemente i sospetti su Sempio.

Nuove ipotesi e interrogativi sul delitto

Alberto Stasi

Certo, mancano ancora due tasselli pesanti, decisivi: l’arma del delitto e il movente. Secondo Ore 14 Sera condotto da Milo Infante, su Sempio (formalmente indagato per concorso in omicidio) gli inquirenti stanno ancora lavorando su alcuni dettagli già emersi nei mesi scorsi. Innanzitutto, le telefonate a casa Poggi del 7 e 8 agosto: il suo amico Marco Poggi era già in vacanza e sua sorella Chiara era sola in casa. “Potrebbe aver subito avance sgradite da parte del ragazzo? Oppure potrebbe essere diventata scomoda per essere venuta a conoscenza di un segreto legato alla sua sfera di conoscenze?”, si domanda il programma di Rai 2.

Ci sarebbe poi “un altro possibile movente”: il pc della vittima, che conteneva “alcuni suoi video intimi con Alberto Stasi messi in sicurezza da lei stessa in una cartella ad alta protezione due mesi prima del delitto, come se la ragazza avesse avvertito l’esigenza di innalzare la soglia di guardia sulla sua intimità. Sempio insieme a Marco e agli altri suoi amici utilizzava il computer di Chiara per giocare ai videogame, potrebbe aver visto quei video ed essere poi scaturito un litigio fra lui e Chiara per questo motivo?”.

Il mistero del santuario della bozzola

C’è poi il giallo del Santuario della Bozzola. Secondo l’ex latitante romeno Flavius Savu Chiara forse era venuta a conoscenza di un giro di festini e riti esoterici che si tenevano nel luogo religioso. Sullo scandalo c’è anche un manoscritto, una copia del quale è stato ritrovato in casa di Sempio. Il Santuario però era assai chiacchierato in tutta la Lomellina e Sempio non risulta mai averlo frequentato.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure