Vai al contenuto

Tragedia enorme, ragazzina muore per una sfida atroce: “Non è l’unica”. L’allarme terrificante

Pubblicato: 12/12/2025 16:13

La vicenda ha acceso un dibattito profondo sul rapporto tra adolescenti, social network e comportamenti estremi. Una tragedia improvvisa, consumata nel silenzio di una cameretta, ha trasformato un gesto imitativo in un dramma irreversibile, lasciando una famiglia spezzata e una comunità sotto shock.

Di fronte a una perdita così devastante, il dolore personale si è trasformato in una richiesta pubblica di cambiamento. Una madre, travolta dall’assenza della figlia, ha deciso di parlare affinché quanto accaduto non venga archiviato come un caso isolato, ma diventi un monito concreto per genitori, scuole e piattaforme digitali.

La morte di Tiegan Jarman e l’allarme sul “chroming”

 Sonia Hopkin, residente a Leicester, ha raccontato pubblicamente la morte della figlia Tiegan Jarman, una ragazza di 13 anni trovata priva di sensi nella sua stanza a Thurmaston il 6 marzo. La giovane è stata dichiarata morta sul posto. Secondo la madre, Tiegan avrebbe imitato una pratica pericolosa vista online, nota come «chroming», che consiste nell’inalare fumi tossici di solventi chimici.

Hopkin, che lavora come assistente sanitaria, ha descritto lo shock provato davanti a una perdita tanto improvvisa: «Pensi sempre che accadrà a qualcun altro. È il peggior incubo». Parole che raccontano la frattura improvvisa tra la normalità quotidiana e una tragedia inaspettata. La donna si dice «distrutta» e convinta che sua figlia non fosse pienamente consapevole dei rischi legati a quel gesto.

Da quel momento, Sonia Hopkin ha scelto di trasformare il lutto in un appello pubblico. Ha lanciato una petizione per introdurre lezioni obbligatorie nelle scuole sui pericoli legati all’abuso di solventi e chiede avvertenze più chiare sulle confezioni dei prodotti potenzialmente pericolosi. La madre si rivolge anche alle piattaforme digitali, in particolare a TikTok, affinché venga rafforzato il controllo sui contenuti: «È incredibile che certi video non vengano rimossi. Non dovrebbero essere online».

Sul tema è intervenuta anche la British Aerosol Manufacturers’ Association, ricordando che gli avvisi di sicurezza sono già presenti sulle confezioni e che dal 2026 verranno introdotti messaggi ancora più espliciti. Da parte sua, TikTok ha espresso cordoglio per la morte di Tiegan, affermando di rimuovere quasi tutti i contenuti pericolosi prima ancora che vengano segnalati e sostenendo che il «chroming» non risulti come una tendenza sulla piattaforma.

Il chroming, noto anche come huffing, è una pratica diffusa soprattutto tra i giovani e consiste nell’inalare sostanze chimiche facilmente reperibili in casa per ottenere un effetto momentaneo di euforia. Può provocare vertigini, assuefazione e, nei casi più gravi, portare alla morte improvvisa. Una realtà spesso sottovalutata, che oggi torna al centro dell’attenzione attraverso una storia che nessun genitore dovrebbe mai vivere.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 12/12/2025 16:25

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure