All’ospedale Ramazzini di Carpi, nel reparto di Neurologia, la Stroke Unit è l’unità dedicata alla sorveglianza e alla terapia dei pazienti con ictus acuto. È qui che viene ricoverata Maura Severi nel 2011, dopo essere stata colpita da un ictus. Maura è nata nel 1937, la sua famiglia è una delle più storiche di Carpi e ha lavorato per molti anni in un cappellificio di piazzale Ramazzini. L’ictus la fa entrare in coma e la costringe a rimanere in ospedale per diversi mesi. Alla fine, però, la donna si salva. Ed ora la Stroke Unit riceve proprio da lei un incredibile finanziamento: ben 300mila euro in donazione al reparto, come segno di eterna riconoscenza.
Un gesto indimenticabile
“La signora Maura nello scorso novembre ha espresso il desiderio di fare una donazione con una precisa volontà: implementare la Stroke Unit. Abbiamo inoltrato la richiesta all’Ausl di Modena e poi provveduto alla donazione mediante atto pubblico notarile. I 300 mila euro sono già stati versati“: parla così l’avvocato Marianna Coletta durante l’Open Day del Ramazzini. L’evento mostra ai cittadini le innovazioni tecnologiche del 2018 e ringrazia tutti coloro che hanno contribuito al miglioramento dell’ospedale. Ma c’è qualcuno, tra i presenti, che vuole a sua volta ringraziare l’ospedale. Il ringraziamento è molto speciale e proviene da Maura Severi, che da un anno si trova sulla sedia a rotelle. Oltre alla donazione incredibilmente generosa, viene pronunciata dalla donna anche qualche parola, sebbene con un po’ di difficoltà: “Voglio dire grazie al reparto per le cure che mi hanno prestato“.

L’importanza delle donazioni
“Il gesto della signora Maura ci responsabilizza per l’uso che faremo di un lascito così generoso. È una diretta testimonianza del legame affettuoso che si è creato con chi si è preso cura di lei nel momento della difficoltà“, commenta Massimo Annichiarico, direttore generale dell’Ausl di Modena. Sono in molti ad aver sostenuto l’ospedale di Carpi negli anni, secondo Annichiarico. Anche il sindaco Alberto Bellelli sottolinea l’importanza dei fondi devoluti a favore degli ospedali: “La salute è il primo dei beni comuni e questa comunità ne è consapevole. Le donazioni all’ospedale dei privati, dell’associazionismo e degli enti sono non solo un grande gesto di solidarietà ma anche di identità e appartenenza alla nostra città”.

(Immagine di copertina: Ausl Modena)