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“È lui”. Italia, latitante riconosciuto così: dove si era nascosto. Arresto immediato

Pubblicato: 14/11/2025 19:49
Foto d’archivio

Un’intensa operazione della Polizia ha messo fine alla fuga del 51enne genovese, condannato in via definitiva per furto in appartamentoricettazione e altri reati. L’uomo, braccato da agosto, aveva scelto come rifugio le alture tra San Desiderio e Pomà, immergendosi nei boschi per oltre tre mesi nel tentativo di sottrarsi all’ordine di carcerazione firmato dalla pm Arianna Ciavattini.

Un rifugio improvvisato tra i boschi
La sua ricerca si era arenata per settimane, fino a quando alcuni escursionisti hanno notato movimenti sospetti tra alberi e sentieri poco battuti. La segnalazione ha spinto gli agenti del commissariato Foce-Sturla a inoltrarsi in una zona particolarmente isolata, raggiungibile solo attraverso un percorso stretto, scosceso e costeggiato da una fitta vegetazione.

È in questo scenario che è emerso il prefabbricato in lamiera, semi nascosto tra gli alberi. Una struttura abbandonata da anni, che il ricercato aveva trasformato nella sua base di fortuna.

Il ritrovamento e l’arresto

All’interno del box, gli agenti hanno trovato l’uomo e il suo cane, un animale in condizioni di grave malnutrizione e evidente sofferenza. La scena, descritta dagli operatori come particolarmente dura, ha richiesto l’intervento immediato della Croce Gialla, che ha preso in carico il cane per garantirgli cure urgenti.

L’uomo, invece, è stato identificato senza opporre resistenza. “Era lui, non ci sono stati dubbi fin dal primo momento”, hanno confermato gli agenti. Dopo l’arresto, è stato trasferito in carcere per scontare la pena di due anni e nove mesi.

Secondo le prime ricostruzioni, la sua latitanza sarebbe stata condotta esclusivamente tra boschi, sentieri e ripari di fortuna, sfruttando l’assoluta assenza di residenti nella frazione montana di Pomà, ormai popolata soltanto da escursionisti di passaggio.

Indagini ancora in corso

Gli investigatori stanno ora raccogliendo ulteriori elementi per capire se, durante il periodo di fuga, il 51enne abbia potuto contare sull’aiuto di terze persone o se abbia davvero vissuto in totale isolamento.

Intanto, il cane soccorso è affidato ai volontari che stanno valutando cure e possibile adozione. “Le sue condizioni erano molto critiche, ma lo stiamo assistendo”, riferiscono i sanitari.

La vicenda, che ha attirato forte attenzione anche per il destino dell’animale, si chiude dunque con l’arresto del fuggitivo e l’avvio di una nuova fase di accertamenti per ricostruire ogni dettaglio dei tre mesi trascorsi lontano dalla legge.

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Ultimo Aggiornamento: 14/11/2025 19:50

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