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“Violenta e improvvisa!”. Maltempo Italia, bomba d’acqua colpisce tutta la zona. Drammatico

Pubblicato: 18/11/2025 10:36

Una perturbazione di origine atlantica sta riportando l’Italia in una fase di maltempo estremo, caratterizzato da rovesci violenti, temporali intensi e un rischio crescente di esondazioni. La Protezione civile descrive un quadro in rapido deterioramento, con un peggioramento che nelle prossime ore coinvolgerà soprattutto le regioni del Centro e del Sud. Dopo aver attraversato il Nord e la Toscana, il fronte perturbato si sta dirigendo verso le aree centro-meridionali, dove le precipitazioni sono destinate a intensificarsi in modo significativo.
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Dal basso Lazio al Molise, fino ai settori tirrenici del Meridione, si attendono fenomeni meteorologici particolarmente severi: fulminazioni frequenti, raffiche di vento e nubifragi localizzati che potrebbero creare forti disagi alla circolazione e aumentare il rischio di dissesti idrogeologici. Le piogge si estenderanno progressivamente anche verso Campania, Basilicata e Calabria, soprattutto lungo i versanti tirrenici dove il terreno risulta già parzialmente saturo dopo le precipitazioni dei giorni scorsi.

Sistema delle allerte e criticità nel Paese

Il quadro delle allerte diffuse dalla Protezione civile mette in evidenza un’Italia esposta a condizioni meteorologiche delicate. In Friuli Venezia Giulia è stata dichiarata un’allerta arancione, segnale di rischio elevato e di fenomeni potenzialmente pericolosi. Su Calabria, Molise, e su vaste aree di Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Basilicata e Sicilia è stato invece emesso un livello di allerta gialla, indicazione di una situazione da monitorare con attenzione e da non sottovalutare.

La gravità della situazione in Friuli Venezia Giulia ha spinto il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci a firmare un decreto che prevede la mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale della Protezione civile. Il provvedimento, adottato su richiesta della Regione, ha l’obiettivo di garantire un coordinamento capillare degli interventi nelle zone più danneggiate. «Il provvedimento si è reso necessario per supportare la Regione e concorrere al contrasto degli eventi estremi», ha spiegato il ministro, confermando la gravità dell’emergenza.

Friuli Venezia Giulia in piena emergenza

È proprio il Friuli Venezia Giulia il territorio maggiormente colpito dal maltempo. Le province di Udine e Gorizia hanno vissuto una notte di grande tensione, segnata da oltre 300 interventi dei vigili del fuoco, impegnati senza sosta tra allagamenti, frane e crolli. In totale sono stati mobilitati 250 operatori, tra squadre ordinarie, soccorritori acquatici e l’elicottero del reparto volo di Venezia, chiamati a intervenire in condizioni difficili e in rapido mutamento.

Particolarmente critica la situazione nella frazione di Versa, nel comune di Romans d’Isonzo, dove l’esondazione del fiume Torre e di alcuni corsi d’acqua minori ha reso necessario l’uso di gommoni e natanti leggeri per raggiungere gli abitanti rimasti isolati. Decine di persone sono state evacuate, trovando riparo nella palestra comunale o presso parenti e amici in attesa che l’acqua defluisca e le loro abitazioni vengano messe in sicurezza.

Ancora più drammatico quanto accaduto a Brazzano di Cormons, dove una frana ha provocato il crollo di tre edifici. Il terreno nella zona rimane estremamente instabile, con un rischio idrogeologico molto alto. Il fronte temporalesco continua infatti a insistere sulla regione, complicando ulteriormente le operazioni di soccorso e il lavoro delle squadre dispiegate sul territorio.

Un’Italia chiamata alla prudenza

L’emergenza in atto conferma quanto la Penisola sia vulnerabile di fronte a ondate di maltempo improvvise e sempre più violente. Le autorità invitano la popolazione alla massima attenzione, seguendo gli aggiornamenti ufficiali e limitando gli spostamenti nelle aree più esposte. Le prossime ore saranno decisive per valutare l’evoluzione della perturbazione e l’impatto dei fenomeni più intensi sul territorio nazionale.

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