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Bitcoin scende sotto i 40.000 dollari: anche la situazione kazaka ha pesato

Pubblicato: 12/01/2022 13:48

Non è certo il miglior periodo per gli investitori in Bitcoin, con l’asset digitale più famoso al Mondo che è sceso sotto quota 40.000 dollari per la prima volta in oltre un anno, con diversi fattori che hanno causato il crollo della valuta che, nella seconda parte dello scorso anno, ha stracciato record su record.

L’analisi tecnica sui Bitcoin

Stavolta, partiamo dall’analisi del momento. Il Bitcoin ha continuato la sua tendenza al ribasso durante il fine settimana scorso, raggiungendo un livello chiave di supporto a 40.700 dollari, che ha agito come molteplici aree di importanza nel 2021. Il supporto è stato poi bucato lunedì.

Anche se finora ha avuto una reazione debole, mi aspetto un rialzo a breve termine fino a metà dei 40.000, a causa dell’interazione con un livello così significativo, pur raggiungendo l’ipervenduto sull’RSI giornaliero – ha commentato Marcus Sotiriou, analista presso il digital asset broker britannico GlobalBlock –. La paura ha raggiunto quota 10 nell’indice Crypto Fear and Greed sabato, che è il più basso da quando il mercato delle cryptovalute ha toccato il fondo il 21 luglio scorso, prima di un rally di oltre il 100%, aggiungendo ulteriore confluenza sul fatto che è previsto almeno un rally di sollievo a breve termine”.

Mike Novogratz, CEO di Galaxy Digital, è d’accordo con questa idea, poiché prevede che il prezzo del Bitcoin toccherà il minimo a circa 38.000-40.000 dollari. Novogratz ha affermato: “Conosco grandi istituzioni che stanno attraversando il loro processo per assumere posizioni. Li vedranno come livelli interessanti da acquistare”.

L’impatto del mercato globale sul prezzo di Bitcoin

Nonostante il mercato delle cryptovalute si trovi in territorio di ipervenduto, è ampiamente influenzato dai mercati globali e dalle condizioni economiche. I piani dichiarati dalla Federal Reserve per l’aumento dei tassi nel 2022, oltre a ridurre il tasso di acquisto mensile di obbligazioni, hanno finora contribuito alla svendita di Bitcoin.

Mercoledì, nel pomeriggio europeo, verranno pubblicati i dati sull’inflazione negli Stati Uniti. Il mercato prevede che l’indice dei prezzi al consumo (CPI) aumenterà del 7,1% per tutto l’anno fino a dicembre e dello 0,4% nel corso del mese. Se il dato rilasciato sarà maggiore del previsto, dovremmo aspettarci un’ulteriore pressione di vendita per Bitcoin poiché i mercati sono lungimiranti e l’inflazione elevata porta a una maggiore azione da parte della Federal Reserve per controllarla. Secondo Sotiriou, a causa delle vendite che abbiamo visto nelle ultime settimane, il ribasso sarà limitato nel breve termine, anche con dati di inflazione superiori alle attese mercoledì.

La questione kazaka pesa ulteriormente

Oltre ai fattori già elencati, sul calo del Bitcoin c’entra anche il fatto che la connessione a internet in Kazakistan sia stata chiusa a causa delle proteste dopo l’aumento dei prezzi del carburante. Il Kazakistan è il secondo Paese più grande per l’estrazione di Bitcoin, con il 18% dell’hash rate di Bitcoin, ovvero la potenza di calcolo, quindi la chiusura di internet ha causato un calo del 12% dell’hash rate di Bitcoin in poche ore.

L’hash rate non è direttamente correlato al prezzo del Bitcoin ma fornisce un’indicazione della sicurezza della rete, quindi un calo può spaventare gli investitori a breve termine. Un recente report ha rivelato che alcune società minerarie si stanno già spostando fuori dal Paese per cercare luoghi con un’alimentazione più stabile come gli Stati Uniti.

Come riferiscono molti esperti, “nonostante le sfide del Kazakistan con la fornitura di elettricità, il produttore di hardware Canaan sta espandendo le sue operazioni di mining di cryptovalute in Kazakistan. A novembre, il presidente Tokayev ha chiesto una regolamentazione “urgente” del settore in espansione del mining di cryptovalute nekl Paese, per garantire una fornitura di elettricità ininterrotta ai cittadini. Ciò dimostra che c’è un chiaro sforzo per distribuire potenza di calcolo aggiuntiva per le operazioni di mining di Bitcoin del Paese, quindi gli impatti a lungo termine di questa carenza di energia potrebbero essere trascurabili”.

Anche le banche italiane guardano al mercato crypto

Con il valore così basso, in molti potrebbero riversarsi sul Bitcoin, che l’anno scorso ha mostrato performance strabilianti in un lasso di tempo ristretto.

Un recente esempio di adozione mainstream del Bitcoin arriva dall’italiana Banca Generali che consente ai clienti di acquistare Bitcoin tramite i propri conti di debito o credito dall’inizio di quest’anno. La banca del gruppo Generali è orientata al private banking e alla gestione patrimoniale con 87 miliardi di euro di asset e 300.000 clienti.

Nel 2021, sono stati annunciati diversi piani bancari per incorporare il Bitcoin: in particolare, la German Savings Bank Association – aka Sparkasse -, una rete di 400 banche in tutto il Paese, offre ora un facile accesso ai servizi crittografici a oltre 50 milioni di persone.

Molti osservatori del mercato delle cryptovalute ritengono probabile che questo tema continui nel 2022 poiché la regolamentazione, la principale preoccupazione per le istituzioni finanziarie, si spera diventi più chiara.

Ultimo Aggiornamento: 15/01/2022 10:32