Vai al contenuto

Bandi pubblici, più attenzione a donne e giovani: la proposta del Ministro Orlando per la Pubblica Amministrazione

Pubblicato: 07/02/2022 10:16

Contro la disoccupazione femminile e giovanile arriva la proposta del Ministro del Lavoro Andrea Orlando, che potrebbe prevedere assunzioni preferenziali a partire dalla Pubblica Amministrazione. Come potrebbe funzionare e cosa dicono i dati sul fenomeno della disoccupazione di donne e giovani.

Disoccupazione di donne e giovani, la proposta del Ministro Orlando per la Pubblica Amministrazione

La proposta del Ministro del Lavoro Andrea Orlando sarebbe destinata a inserirsi nel contesto del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, l’ipotesi riguarda la possibilità di introdurre dei vincoli per gli operatori vincitori dei bandi per i fondi europei, in modo da garantire un’attenzione particolare ai giovani e alle donne. Le aziende che hanno rapporti con lo Stato potrebbero quindi avere delle percentuali fissate dalla legge da rispettare: almeno il 30% delle assunzioni dovrebbe essere destinato alle donne e agli under 36, secondo la proposta del Ministro. L’ipotesi è stata illustrata nel corso del podcast Metropolis e prevede l’estensione di questa clausola anche a tutti i bandi della Pubblica Amministrazione. La proposta del Ministro Orlando dovrebbe intervenire anche sulle infrastrutture sociali come asili nido e scuole per l’infanzia, in modo da agevolare l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro. Per questi interventi, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dovrebbe prevedere fondi per 4.600.000.000€. Altri 4.400.000.000€ sarebbero in programma per il reinserimento lavorativo di disoccupati e beneficiari di ammortizzatori sociali, con percorsi anche collettivi di formazione e aggiornamento da affiancare alle misure di sostegno al reddito.

Cosa dicono i dati sull’occupazione in Italia e sulle tipologie contrattuali più diffuse

Secondo l’Istat, il tasso di occupazione in Italia sarebbe tornato ai livelli di febbraio 2020, dunque ai livelli prima della pandemia. La media europea di occupazione femminile si attesta al 59%, mentre in Italia la percentuale era ferma al 50,5% a dicembre 2021. Si tratta di un dato tra i più alti registrati, in aumento come anche il tasso di occupazione giovanile, pari al 23%. La tipologia contrattuale più diffusa, però, è quella dei contratti a termine, che ha registrato un +16,4% nell’ultimo anno. Nello stesso periodo, contratti a tempo indeterminato sono invece aumentati dell’1,1%. In media, come ha sottolineato il Ministro nel corso del suo intervento, i giovani italiani entrano nel mercato del lavoro con stipendi molto più bassi rispetto agli altri Paesi.