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Pace Fiscale: mancano 410 miliardi nelle casse dello Stato

Pubblicato: 27/08/2020 21:05

Con la Pace Fiscale, il Fisco incassa il 13,3% delle cartelle dovute. I crediti attesi ammontano a 954,7 miliardi di euro ma sono in gran parte inesigibili. Mancano nelle casse dello Stato 410,1 miliardi di euro.

Sono i dati risultanti da un’analisi svolta dalla Corte dei Conti, pubblicati nel Giudizio di parificazione del Rendiconto generale dello Stato, da cui emerge una quota di incassi ridotta all’osso.

Al 31 dicembre 2019, gran parte dei crediti da riscuotere riguardano azioni di recupero dell’Agenzia delle Entrate/Riscossione non andate a buon fine nonostante la rottamazione delle cartelle ed il saldo a stralcio.

Pace Fiscale: forte ammanco nei conti dello Stato nonostante le sanatorie

La situazione riportata dalla Corte dei Conti è quantomeno allarmante.

Sarà molto difficile recuperare gran parte dei crediti attesi a fine 2019 (su un totale di 954,7 miliardi di euro).

Dall’analisi della Corte dei Conti pubblicata nel Giudizio di parificazione del Rendiconto generale dello Stato, i crediti da riscuotere sono così ripartiti:

– 153,1 miliardi: crediti verso soggetti falliti;

– 118,9 miliardi: intestati ad attività cessate o soggetti deceduti;

– 109,5 miliardi: associati a nullatenenti;

– 70 miliardi circa: crediti relativi a questioni sospese per autotutela dell’ente creditore oppure a definizioni agevolate.

La grossa fetta dei crediti (i restanti 410,1 miliardi) si riferisce ad azioni di recupero dell’Agenzia delle Entrate/Riscossione non andate a buon fine.

Questi dati dimostrano che la Pace Fiscale, tra solleciti e sanatorie, è servita a ben poco considerando il maxi buco nelle casse dello Stato.

Forte ammanco, urgente la questione dell’evasione fiscale

Oltre ad un incasso minimo del 13,3% delle cartelle dovute (con un forte ammanco di 410 miliardi di euro) per via della Pace Fiscale, il grosso dei crediti da riscuotere è difficilmente recuperabile. 

E’ un quadro preoccupante non soltanto per il buco registrato nel Fisco ma per la lotta all’evasione fiscale. Diventa urgente adottare una misura efficace per contrastare l’evasione. L’occasione giusta per adottarla potrebbe essere la prossima Legge di Bilancio.

La questione dell’evasione fiscale non è una novità: è un problema costante. Secondo le stime del Governo, annualmente mancano incassi per 110 miliardi.

Negli ultimi 20 anni, di oltre 1.000 miliardi (tra tasse e contributi evasi, affidati all’AdeR) ne sono stati riscossi soltanto 133,4 miliardi: il 13,3% dell’importo complessivo.

I risultati della Pace Fiscale dal 2016 ad oggi

Per assicurarsi un minimo di introiti, dal 2016 il Governo ha introdotto la Pace Fiscale attraverso il saldo a stralcio e la rottamazione delle cartelle (che prevede il pagamento a rate del debito senza interessi né sanzioni).

A quanto pare, le agevolazioni non hanno contribuito ad aumentare la percentuale di riscossione.

Ecco i dati risultanti dall’analisi della Corte dei Conti sulla rottamazione delle cartelle:

– 2016: su 31,2 miliardi di debito sono stati riscossi soltanto 8,3 miliardi;

– 2017: su 14,1 miliardi dovuti sono stati versati dai contribuenti solo 8,5 miliardi;

– 2018: introito previsto di 26,3 miliardi contro un debito di 43,5 miliardi;

– 2019: introiti di 2,9 miliardi a fronte di rate da riscuotere per 8,7 miliardi.

Riguardo al saldo e stralcio delle cartelle, nel 2018, su un introito atteso di 1,2 miliardi (a fronte di un debito di 9,3 miliardi) sono stati riscossi soltanto 301 milioni.

Il MEF sta lavorando su una riforma fiscale che non può non prevedere un piano antievasione.