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Warren Buffett ha sbagliato a vendere tutte le azioni delle compagnie aeree?

Pubblicato: 24/09/2020 17:10

“Il mondo è cambiato per le compagnie aeree”. Con queste parole, Warren Buffett, forse il più grande investitore della storia della finanza, ha fatto sapere in piena pandemia che la sua Berkshire Hathway avrebbe venduto le azioni detenute in quattro big dell’aviazione statunitense. Le azioni della società di Omaha in United, American, Southwest e Delta Airlines avevano un valore al giorno della cessione di 4 miliardi di dollari. In alcune di queste compagnie aeree, la quota della società di Buffett superava anche la doppia cifra.

Si tratta di una perdita di quasi 3,5 miliardi di dollari per la Berkshire, che aveva acquistato le quote spendendo un totale di 7,5 miliardi. “Si è scoperto che avevo torto – ha ammesso candidamente il novantenne investitore americano – ma lo ritengo un errore comprensibile”, data la piega che ha preso il settore aereo a causa del lockdown.

A oggi, però, si può dire che investire nelle azioni delle compagnie aeree sia stata una mossa sbagliata? Alcuni grandi trader dicono che “non è difficile capire quando comprare le azioni bensì quando venderle”. Buffett ha venduto azioni per 4 miliardi ad aprile, ma se le avesse tenute, cosa sarebbe accaduto al suo “portafoglio aereo”?

A dicembre 2019, Berkshire possedeva 42,5 milioni di azioni o il 9% di American, 58,9 milioni di azioni o una quota del 9,2% di Delta, 51,3 milioni di azioni o il 10,1% di Southwest e 21,9 milioni di azioni – pari a una quota del 7,6% – di United. Al 4 maggio, data dell’annuncio di Warren Buffett, le azioni sono scese rispettivamente del 62,9%, del 58,7%, del 45,8% e del 69,7% nel 2020.

Dal 4 maggio a oggi, invece, gli andamenti sono migliorati un po’ per le compagnie in questione: un’azione di American è passata da 9,82 dollari del 4 maggio a 12,85 di venerdì 11 settembre; un’azione di Delta valeva 22,57 dollari e oggi ne vale 31,70; una di Southwest è salita da 27,56 dollari del 4 maggio a 38,95; mentre una azione di United è cresciuta a 36,07 dollari da 25,26. Insomma, avesse atteso qualche mese, avrebbe perso meno rispetto a quanto fatto vendendo a fine aprile.

Berkshire Hathway logo
Berkshire Hathway ufficio (Fonte: shutterstock)

Siamo sicuri che sia stata una scelta sbagliata quella di vendere e di farlo in quel preciso momento?

Michael Brush, editorialista di MarketWatch e scrittore finanziario con sede a Manhattan che pubblica la newsletter azionaria “Brush Up on Stocks”, ritiene che Buffett abbia commesso un grave errore vendendo le azioni delle airlines, e articola il suo discorso in tre punti: “Innanzitutto, non ha aspettato di conoscere quanto il governo federale avrebbe erogato in supporto del settore (50 miliardi, ndr); secondo, i viaggi sono ripresi subito, seppur a ranghi ridotti; terzo, le azioni delle compagnie aeree si sono riprese bene dalle ultime tre grandi crisi – l’attacco alle Torri Gemelle, l’epidemia di SARS e la crisi finanziaria del 2008-09”.

Taglia corto, invece, l’investitore Vitaliy Katsenelson: “A meno che le compagnie aeree non raccolgano nuovi capitali, falliranno”. Perché? “Nonostante fosse l’Oracolo di Omaha, Buffett non poteva prevedere che un giorno avremmo potuto avere un diverso tipo di recessione – dove il 95% di tutti gli aerei sarebbe rimasto a terra, non perché le persone non potessero permettersi di acquistare un biglietto ma perché sarebbe stato richiesto rimanere a casa dai loro governi o temere che la vicinanza ad altri li faccia ammalare o addirittura li uccida. Poche aziende riescono a sopravvivere quando il 95% delle loro entrate va via per un lungo periodo di tempo. Ancora meno possono sopravvivere quando dispongono di un’ampia base di asset fissi che devono essere pagati indipendentemente dal fatto che si utilizzino o meno, come fanno le compagnie aeree”.

Quando Katsenelson analizza e parla di Berkshire Hathaway lo fa con cognizione di causa: la sua stessa società, Investment Management Associates con sede a Denver e di cui lui è Chief Investment Officer, detiene azioni della società di Buffett nel suo portafoglio.

“La triste realtà è che, a meno che le compagnie aeree non raccolgano nuovi capitali, falliranno. Questo capitale, sebbene possa salvarle, ridurrà il valore dei loro asset. Le emissioni di azioni diluirebbero permanentemente gli azionisti, poiché gli utili futuri saranno condivisi con una base di azionisti notevolmente aumentata”.

“Se le compagnie aeree emettono debiti, non sarà nemmeno un capitale a buon mercato e caricheranno queste società, che hanno già molti costi fissi, di un altro costo: pagamenti di interessi significativi che ridurranno sostanzialmente il loro potere di guadagno futuro. Più a lungo permane la paura del coronavirus, più soldi perderanno queste società e maggiore sarà il danno che verrà fatto ai loro bilanci e quindi al loro potere di guadagno futuro”- ha concluso Katsenelson.

Un altro punto a favore di Buffett, però, potrebbe essere il modo in cui il settore continuerà a operare, come cambieranno le abitudini di volo, come si organizzeranno le compagnie per rispettare distanziamenti e “obblighi” sanitari. Skyscanner ha citato due fonti autorevoli del comparto per cercare di capire come evolverà il modo di volare.

Come evolverà il modo di volare dopo il Covid

“La pandemia ci sta rapidamente portando alla profonda valutazione del perché viaggiamo o non. Invece di aspettare di tornare a volare in modo regolare o sperare che i viaggiatori riducano le proprie emissioni di carbonio, le compagnie aeree dovrebbero prendere iniziativa modificando le proprie pratiche poco rispettose nei confronti dell’ambiente”, ha dichiarato Holly Friend, Senior Foresight Writer per The Future Laboratory, una delle più rinomate società di consulenza strategica e direzionale.

uomo in aereo con mascherina
uomo in aereo con mascherina (Fonte: shutterstock)

“Per un bel po’, avremo sempre meno servizi e comfort. Questa situazione potrebbe continuare oltre la pandemia. Penso che riusciremo a tornare allo stato di un tempo ma non prima del ritorno dei grandi viaggiatori. Se le compagnie aeree continuano solo con tariffe economiche, non avranno fretta di tornare al servizio bevande. La soluzione del self-service sarà un’opzione sempre più tangibile”, sono invece le parole Brian Sumers, Senior Business Editor Aviation per Skift, la più grande piattaforma di business intelligence e marketing del settore viaggi.

Insomma, senza ricapitalizzazioni, senza un ritorno ai vecchi usi in aereo – che pare sempre più improbabile – e con i contagi di coronavirus che continuano a salire, l’incertezza regna sovrana sul comparto aereo e il futuro delle società del settore non sembra poi così roseo come, invece, gli andamenti dei titoli in Borsa farebbero intendere.

Un altro punto a sfavore del comparto è l’ormai noto smart working, la possibilità di lavorare ovunque si voglia. Le grosse aziende – guidata in particolare da Twitter – risparmiano elevate somme chiudendo gli uffici e lasciando la gente a casa o dove voglia accendere il laptop per lavorare. Le riunioni si tengono su Zoom o Skype o Team e non servirà più volare per raggiungere gli hub finanziari o gli uffici di Londra, New York e Hong Kong.

Stando a questi dettagli, sembra proprio che Warren Buffett sia uscito dal mercato aereo in un momento di grande incertezza, nonostante il rimbalzo post-lockdown dei titoli aerei.