Un paziente è deceduto ieri nell’ospedale di Locri, in provincia di Reggio Calabria, solo perchè un ascensore è guasto. Si tratta di un’assurdità denunciata dal sindaco stesso della cittadina, Giovanni Calabrese, che ha protestato contro l’accaduto. Sulla sua stessa linea anche il forzista Marco Siclari che ha centrato la sua critica sul commissariamento della sanità calabrese, commissariamento nel mirino del Presidente della Regione Mario Oliviero dall’inizio del suo mandato, ritenendo che proprio a causa di questo non ci siano i soldi per riparare la strumentazione guasta o acquistare quella nuova.
La morte di un paziente causata da un ascensore guasto
Ieri, intorno alle 10,30, un paziente di 90 anni del reparto di cardiologia ha iniziato a sentirsi male.

Immediatamente dopo averlo visitato i medici hanno firmato il suo trasferimento in rianimazione. Peccato che nell’ospedale di Locri il reparto di rianimazione non sia vicino a quello di cardiologia, per cui l’ascensore guasto ha impedito il trasporto del paziente nel reparto dove era previsto che venisse curato. Accorsi all’ospedale carabinieri e vigili del fuoco, purtroppo l’uomo ha comunque dovuto attendere fino alle 12,30 il trasferimento. Giunto in rianimazione il paziente 90enne non ha retto, ed è deceduto solo poche ore dopo, alle 14,45.
L’indignazione e il commissariamento causa della situazione di degrado dell’ospedale
Il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, ha espresso su Facebook la sua indignazione per l’accaduto: “VERGOGNA!!!!!!! Una persona sta morendo in cardiologia e non può essere trasportata in rianimazione perché gli ascensori dell’ospedale di Locri non funzionano. In ospedale i Carabinieri e si attende l’intervento dei Vigili dei Fuoco“. Lui stesso ha dato poi la triste notizia che riguardava la morte del paziente: “Il cittadino, che questa mattina non si è potuto tempestivamente trasferire nel reparto di rianimazione, a causa degli ascensori non funzionanti, è, purtroppo, DECEDUTO alle ore 14 ,45. Ora ci sentiremo dire che probabilmente sarebbe morto ugualmente. Non ci sono parole. Solo tristezza, rabbia e indignazione“.
Secondo il parlamentare forzista Marco Siclari, il problema degli ospedali calabresi è il commissariamento del sistema sanitario calabrese che va avanti dal 2010: “Presenterò interpellanza urgente al ministro affinché faccia luce sull’accaduto. Questo è il risultato del commissariamento della nostra regione. Ho chiesto al Ministro di mettere la parola fine al commissariamento che dura da 12 anni e che ha provocato un aumento del numero di cittadini che si curano fuori pari al triplo della media nazionale, un peggioramento dell’assistenza, una riduzione drastica dei posti letto, uno scarso numero di medici che lavorano nelle strutture.

Sono stati chiusi ospedali con la promessa di aprirne nuovi, ma non ci sono né i vecchi né i nuovi, non ci sono i fondi per riparare i guasti come gli ascensori o macchinari nei diversi ospedali, i privati non vengono pagati da più di un anno, lo Stato spende 340 milioni di euro per curare i calabresi fuori regione ma non ha soldi da spendere in Calabria per migliorare la sanità“. D’altronde il presidente della Regione Oliviero chiede che venga revocato il commissariamento almeno dalla sua elezione nel 2014, infatti si è interfacciato sulla questione sia con il ministro della salute in carica, Grillo, che con il ministro Lorenzin.
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