Si profila il movente passionale per la morte di Stefania Crotti, la donna il cui corpo è stato trovato carbonizzato venerdì sera nelle campagne di Erbusco, in provincia di Brescia. La persona in stato di fermo è infatti Chiara Alessandri, 44 anni, di Gorlago, ex amante del marito della vittima. Le accuse sono pesantissime: omicidio e occultamento di cadavere. Secondo gli ultimi aggiornamenti, la donna sotto interrogatorio ha confessato di aver ucciso lei Stefania Crotti ma nega di averne bruciato il corpo.
AGGIORNAMENTO DEL 20/01/19 ORE 12.17
L’ex amante confessa: “Sono stata io ma non volevo ucciderla”
Chiara Alessandri ha ammesso l’omicidio di Stefania Crotti. Un’ammissione arrivata dopo il lungo interrogatorio di questa notte. La donna è separata e madre di tre figli di 11, 7 e 6 anni e, secondo il suo racconto, avrebbe incontrato la vittima per chiarire la loro situazione. Poi l’omicidio, scaturito da un momento di rabbia incontrollata. Nega invece di aver bruciato il corpo. “La mia assistita ha spiegato che l’incontro tra le due c’è stato – spiega l’avvocato Gianfranco Ceci – perché Chiara Alessandri voleva chiarire i rapporti personali con Stefania Crotti visto che i figli frequentavano la stessa scuola e perché il paese continuava a parlare della relazione con la mia assistita e il marito della vittima. Non aveva alcuna intenzione di uccidere. Non aveva premeditato nulla. È una tragedia enorme che coinvolge due famiglie e soprattutto tanti bambini“.
Morte di Stefania Crotti, la presunta dinamica: “L’ha uccisa a martellate”
Si tratterebbe di delitto passionale, quello che ha causato la morte di Stefania Crotti, moglie e madre di Gorlago, che venerdì era scomparsa dopo il lavoro. Un delitto efferato che ha ancora molti lati oscuri. Secondo le prime ipotetiche ricostruzioni, la vittima sarebbe stata uccisa a martellate (strumento trovato nei pressi del ritrovamento del cadavere con delle tenaglie come riporta TGcom24), poi trasportata tra i vitigni del bresciano e bruciata sul posto.
Il marito, Stefano Del Bello, è stato interrogato dalla polizia, ma scagionato subito dopo. Stefania Crotti potrebbe essere infatti la vittima di un’ex amante accecata dalla gelosia, una ex che non accettava il ritorno del suo amato con la moglie. Del Bello e la vittima avevano vissuto un periodo di crisi della loro relazione e si erano allontanati. Di recente però, stavano cercando di riunire la famiglia e proprio questo tentativo di ricongiungimento avrebbe scatenato la rabbia folle e omicida della presunta assassina.
Stefania, la riconciliazione con il marito: “Ci stava aiutando una psicologa”
Stefania Crotti è stata riconosciuta dalla fede al dito e dal “tatuaggio della riconciliazione“. Incredibilmente, proprio i due simboli del presunto movente del suo omicidio. La vittima infatti si stava riconciliando con il marito dopo un periodo burrascoso e si era tatuata una parola “Believe” per ricominciare, credere di nuovo in quell’amore. “Se l’ era fatto fare un mese fa, eravamo andati insieme – ha raccontato Stefano Di Bello – Per noi quelle scritte avevano un significato preciso. Avevamo avuto un periodo difficile, ci eravamo allontanati. Io l’estate scorsa, per un paio di mesi, mi ero anche preso una casa in affitto. Dormivo fuori e poi venivo al mattino per mia figlia, non volevo che ci soffrisse. Ora le cose andavano meglio, Stefania era serena. Ci stavamo facendo aiutare da una psicologa, martedì saremmo dovuti andare alla penultima seduta“.