Vai al contenuto

La tragedia di Julen, parla il padre: “Chiudo gli occhi e vedo quel pozzo”

Pubblicato: 01/02/2019 22:46

José Roselló, il padre del piccolo Julen, il bimbo precipitato nel pozzo, torna a parlare dopo il ritrovamento del bambino. Una morte tragica, scoperta dopo due settimane di incessanti tentativi di salvare il piccolo di 2 anni, il cui cadavere è stato recuperato pochi giorni fa a Totalán, Malaga.

Il padre di Julen: il dolore e la riconoscenza per i soccorritori

Chiudo gli occhi e vedo la stessa cosa: il pozzo“, dichiara José Roselló, 29 anni, a Diario Sur. L’uomo, insieme alla moglie Vicky,  non riescono più ad entrare nella loro casa: “Prima vivevamo con la mia famiglia, ma dopo quanto successo a Óliver (il primo figlio morto nel 2017) i ricordi erano troppi. E ora uguale“.

julen padre
Foto: EFE

Roselló maledice quel giorno che gli ha portato via anche il secondogenito, per lui ora è impossibile tornare alla vecchia vita. Nella tragedia, rimane la gratitudine verso tutti i soccorritori che hanno tentato qualsiasi cosa per raggiungere Julen il prima possibile: “Ci siamo sentiti molto coinvolti, anche se nessuno ci toglierà questo dolore, sarò eternamente grato nei confronti di tutti“.

Un caso diventato internazionale

Quanto accaduto al piccolo Julen ha fatto in poco tempo il giro dell’Europa. Il bambino è precipitato, lo scorso 14 gennaio, in un pozzo profondo 70 metri da un’apertura di 20 centimetri. Immediatamente sono intervenute squadre di minatori e ingegneri per riuscire a tirarlo fuori, aiutati dalla Guardia Civil.

guardia civil
Il tentativo di salvataggio di Julen

Dopo due settimane i soccorsi sono riusciti a raggiungere il bambino, trovando però solo il suo corpo. Julen è morto in seguito ai molti traumi riportati nella caduta, soffrendo un importante trauma-encefalico. La storia è stata seguita in Italia, Germania e altri Paesi, che hanno sperato fino all’ultimo nel buon esito della vicenda. Roselló si è detto “emozionato” per i messaggi di cordoglio e affetto arrivati da diverse parti del mondo e per tutte le persone che hanno condiviso il suo dolore.

(Immagine di copertina: Reuters)