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Manuel Bortuzzo ai suoi amici: “Non mi aspettavo tutto questo calore”

Pubblicato: 08/02/2019 18:03

Le prima parole di Manuel Bortuzzo sono di ringraziamento. Il ragazzo 20enne promessa del nuoto ha detto che non si sarebbe mai aspettato tanto calore e che se potesse darebbe un abbraccio a tutti i suoi amici, uno ad uno. Purtroppo, il ragazzo resterà paralizzato e si trova ancora all’ospedale San Camillo di Roma. Intanto, i due malviventi che hanno sparato il colpo che è costato al 20enne l’uso delle sue gambe sono in carcere con l’accusa di omicidio premeditato, è stato convalidato il loro fermo dal gip.

Le parole di Manuel Bortuzzo

Nell’audio inviato ai suoi amici Manuel Bortuzzo ha detto: “Come potete sentire dalla voce sto bene. Non mi aspettavo tutto questo calore da parte vostra, veramente. Mi avete fatto emozionare tutti se potessi vi abbraccerei uno a uno tutti quanti. Io adesso vado avanti per la mia strada e vedrete che torno più forte di prima. A presto, ragazzi, a tutti quanti: grazie. Un abbraccio“. Parole piene di affetto verso i suoi amici che gli sono stati accanto in questi giorni difficili. Quando è stato sparato erano con lui anche la sua ragazza e i suoi amici che si sono mobilitati per soccorrerlo. La sua fidanzata è viva per miracolo.

Manuel Bortuzzo: le prime parole dopo l'intervento

Le visite ricevute in ospedale

Tra ieri e oggi, Manuel Bortuzzo ha ricevuto diverse visite da personalità importanti dello Stato, tutte unite nell’esprimere vicinanza e sostegno al giovane. Ieri, sono andati a fargli visita il campione di nuoto Massimiliano Rosolino, la sindaca di Roma Virginia Raggi e la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberta Casellati. Stamattina invece è arrivata anche la visita del ministro dell’interno Matteo Salvini, un incontro privato che tuttavia ha suscitato le critiche di Monica Cirinnà che l’ha definito “sciacallo“.

Il vicepremier ha rilasciato subito dopo una breve dichiarazione a Il Messaggero: “Il ragazzo è tosto, deve reagire. Domani andrò a visitare la sua famiglia in Veneto (il ragazzo e la sua famiglia sono originari di Treviso, il ragazzo si è trasferito a Roma per allenarsi a nuoto nel centro nuoto federale di Ostia ndr). Su Ostia non molliamo, vedrete“. Il riferimento a Ostia riguarda le recenti operazioni delle forze dell’ordine contro i clan della frazione di Roma Capitale. Monica Cirinnà definendo sciacallo Salvini ha però anche fatto riferimento ai clan, ritenendo esiguo l’impegno del ministro contro la malavita: “Non una parola è stata spesa da Salvini, da quando siede al Viminale, contro i clan e la criminalità che imperversano nelle nostre città e, in particolare, nel Mezzogiorno e nell’area metropolitana romana. Il ministro dell’Interno che non sa garantire la sicurezza dei cittadini“.

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Massimiliano Rosolino è positivo sulle condizioni di Manuel

Massimiliano Rosolino ai microfoni del Corriere della sera ha così commentato le condizioni di Manuel Bortuzzo: “Sembra più forte di me. Bisogna stargli vicino, inondarlo di affetto, soprattutto tra qualche mese. Cercherà subito di fare riabilitazione. Spero, anzi, sono certissimo che la sua forza di volontà verrà premiata“. Poi, il campione ha anche aggiunto con un sorriso: “Abbiamo parlato di un allenamento che ho fatto ieri e gli ho detto ‘ho fatto 2 chilometri di serie’ e lui mi ha risposto ‘io ne faccio 6’ quindi è più allenato di me“.

Le dichiarazioni del gip su i due colpevoli

Il gip Costantino De Robbio del Tribunale di Roma ha convalidato il fermo in carcere per Daniel Bazzano e Lorenzo Marinelli. Sono entrambi accusati di omicidio premeditato.

Manuel Bortuzzo: le prima parole sono per i suoi amici
Gli aggressori di Manuel Bortuzzo

Secondo la loro versione, i colpi partiti dalla pistola che impugnava Marinelli non erano destinati a Manuel Bortuzzo ma ad un’altra persona con cui avevano avuto una rissa. La loro ricostruzione del movente non ha però convinto il gip che ha ribadito il fatto che i due si sono fatti avanti solo dopo aver appreso dai giornali che l’arma era stata ritrovata e, con la pistola, le impronte di Marinelli. Il gip si è così espresso in merito: “Gravemente lacunosa appare la ricostruzione del movente. Appare evidente che i due una volta appreso dagli organi di stampa del ritrovamento dell’arma con (verosimilmente) le impronte del Marinelli abbiano deciso di costituirsi provando a circoscrivere la responsabilità al solo sparatore, senza riuscire a fornire però una ricostruzione dei fatti minimamente convincente“.

Inoltre,  in merito alla convalida del loro fermo, il giudice per le indagini preliminari ha precisato che la reiterazione del reato è assolutamente prevedibile, come rivela il loro comportamento: “La mancanza di controllo e l’estrema pericolosità degli indagati, che non hanno esitato a recuperare una pistola che evidentemente avevano in precedenza acquistato e tenevano pronta per usarla, e programmare un omicidio brutale senza apparente motivo per poi allontanarsi dal luogo, secondo le risultanze sopra descritte, ridendo“.

Ultimo Aggiornamento: 08/02/2019 18:16