Salvini telefona a Mahmood e si "scusa" con Ultimo
Il ministro Matteo Salvini, dopo le polemiche post-Sanremo innescate da un suo tweet, ha telefonato a Mahmood e ha confessato le sue "colpe" al secondo classificato...

Il tweet in questione, manco a dirlo, è quello del ministro-influencer Matteo Salvini che, tra un selfie con pane e Nutella e un aperitivo con hashtag, ha chiaramente espresso la sua sul Festival. Per il ministro, la migliore canzone ITALIANA era quella di UItimo. Per la sua ex, Elisa Isoardi, invece la “diversità” di Mahmood generava bellezza. Il resto è storia recente: le polemiche sulla nazionalità di Mahmood, la vittoria di un brano che diventa pretesto per rilanciare il tema immigrazione, Ultimo che mette il carico a coppe facendo intendere come il giudizio del popolo sia stato calpestato da un élite radical chic. Quello che non tutti conoscono sono i recenti sviluppi di questa vicenda che collega Spotify e Montecitorio, dicasteri e televoto. Sviluppi che trovano il loro acme nella telefonata del Ministro dell’Interno a Mahmood.
La telefonata di Salvini a Mahmood

L’attacco alle giurie
Il ministro dell’Interno coglie l’occasione di “scusarsi” con Ultimo (“vittima inconsapevole perché io ho sbagliato a dire che mi piaceva la sua canzone. Se dico che mi piace ‘tizio’ viene segato a prescindere“) prima di scagliarsi contro la giuria d’onore. Salvini si dice “colpito” (per non dire scandalizzato) della “distanza abissale” registrata tra “il gusto popolare e il giudizio di qualche radical chic che si è fatto qualche settimane a Saremo”. E, “senza fare nomi” spara a zero su Beppe Severgnini, Serena Dandini, Ferzan Ozpetek: i più schierati, politicamente, di tutta la giuria. “Potevo mettere anche mio cugino, più o meno poteva avere la stessa attendibilità di chi potrebbe andare a Venezia per il Leone D’Oro o a Masterchef ma non a giudicare la canzone italiana“. E dall’altra metà della Luna, citofonare Di Maio, la musica – è il caso di dirlo – è la stessa. Il secondo vicepremier ha infatti promesso di dare maggiore potere al televoto il prossimo anno. Quando si dice le priorità…