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Lega, proposta legge sulla musica: in radio 1 canzone su 3 deve essere italiana

Pubblicato: 17/02/2019 16:32

La Lega non è rimasta molto soddisfatta dal Festival di Sanremo “sovranista”, e decide di rimettere su binari tricolori la proposta musicale in Italia. È stata depositata una proposta di legge che imporrebbe alle radio di riservare almeno il 30% della loro programmazione a canzoni italiane.

Note made in Italy: la proposta della Lega

Il firmatario della proposta di legge è Alessandro Morelli, ex direttore di Radio Padania e deputato in Commissione Trasporti e telecomunicazioni. E a pesare sulla decisione di muoversi a tutela le musica italiana proprio Sanremo: “La vittoria di Mahmood all’Ariston dimostra che grandi lobby e interessi politici hanno la meglio rispetto alla musica“, ha dichiarato all’Adnkronos.

Alessandro Morelli
Alessandro Morelli. Foto: Facebook

Una risposta populista a quello che è stato considerato un Festival segnato dalla cospirazione della lobby. La kermesse sanremese a tal punto incide sugli equilibri di governo, un’apposita legge deve essere sembrata necessaria.

Al salvataggio della produzione di musica italiana

La proposta di legge imporrebbe alle “emittenti radiofoniche, nazionali e private” di riservare ad “almeno un terzo della loro programmazione giornaliera alla produzione musicale italiana, opera di autori e di artisti italiani e incisa e prodotta in Italia, distribuita in maniera omogenea durante le 24 ore di programmazione“. Alle “produzioni degli artisti emergenti” deve essere assicurato almeno il “10% della programmazione giornaliera della produzione musicale italiana“.

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Immagine di repertorio

Morelli spiega che il suo augurio è che “questa proposta dia inizio a un confronto ampio sulla creatività italiana e soprattutto sui nostri giovani“. Il cantante Al Bano ha commentato così la proposta: “Solo una canzone italiana su tre è poca cosa. Almeno sette su dieci. Occorre tutelare di più la nostra tradizione, come fanno gli altri Paesi“. Il cantante continua promuovendo il Festival di Sanremo di quest’anno e anche il suo vincitore, senza abbandonare le posizioni protezioniste: “Ha fatto bene, solo musica italiana, e la canzone di Mahmood è molto carina, anche se va tutelata maggiormente la matrice italiana che è quella melodica“.