Noemi è finalmente uscita dall’ospedale e lei e la sorellina di 4 anni, sopravvissute alla mattanza di Cardito, sono state affidate ad una struttura nella quale potranno avviare un percorso di recupero. Scelta non condivisa dai genitori biologici che, invece, vogliono riavere le bambine ed hanno presentato ricorso al tribunale di Napoli per poter riconquistare l’affidamento.
I genitori le rivogliono
La notizia è arrivata grazie ad un servizio di Mattino Cinque, il programma condotto da Federica Panicucci. Qualche settimana fa i giudici avevano tolto la potestà genitoriale ai due genitori, Valentina Casa (che era insieme a Giuseppe e Noemi al momento del pestaggio) e Felice Dorice.

Al momento del violento pestaggio, in casa con Tony Essoubti Badre c’erano le due sorelline e il piccolo Giuseppe. Per motivi del tutto futili, ad un certo punto l’uomo aveva cominciato a picchiare brutalmente i bambini (anche per mezzo di un manico di scopa spezzato) ed aveva massacrato Noemi e Giuseppe. I bambini sono stati soccorsi solo molto tempo dopo il pestaggio, e solo per via dell’intervento di una parente che quando è entrata in casa ha deciso di chiamare i soccorsi. Purtroppo, Giuseppe non ce l’ha fatta: i medici che hanno accolto Noemi hanno invece descritto le sue ferite come il risultato di una violenza mostruosa, atroce.
Sarà nominato un perito
Il prossimo 11 marzo si terrà l’udienza di nomina di un perito, che avrà il compito di fare delle valutazioni psicologiche sulle bambine e di aiutarle a gestire il trauma. Attraverso il lavoro del perito si spera di ottenere anche qualche elemento importante per l’indagine e per ricostruire le ultime settimane prima del massacro, e capire fino a che punto le violenze erano un’abitudine nella casa di Badre a Cardito.
