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Il lungo sfogo di Achille Lauro: “Io sono un buon esempio”

Pubblicato: 20/02/2019 19:04

Quei tatuaggi appariscenti, il look curatissimo ed eccentrico, il genere trap e l’atteggiamento da ribelle hanno fatto sì che le etichette su Achille Lauro si sprecassero in queste settimane.

A gettare ulteriore benzina sul fuoco il brano che l’artista ha scelto di portare a Sanremo, Rolls Royce, al centro di disparate polemiche. Ma a Lauro, questo il suo nome di battesimo, le etichette e le definizioni stanno strette. E per questo che attraverso un lungo post sul suo profilo Instagram ha dato voce ad uno sfogo ragionato, che ha sentito la necessità di condividere con tutti i suoi follower. Il 28enne di origini romane ha voluto raccontare le sue origini, parlando anche delle difficoltà che è stato costretto ad affrontare con la sua famiglia.

Le polemiche su Rolls Royce

Il brano con cui è salito sul palco di Sanremo è stato oggetto di numerose analisi, alcune delle quali hanno definito il testo a limite della censura per il Festival. Il brano cita diversi artisti compianti, scomparsi troppo presto a causa dell’abuso di stupefacenti. Per qualcuno, quindi il testo controverso che inneggia all’autodistruzione, a modelli sbagliati che vanno da Elvis Presley a Janis Joplin e Jimi Heendrix, fino ad Amy Winehouse. Tutto questo senza contare le accuse di plagio.

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Achille Lauro a Sanremo

 

Insomma, al personaggio Lauro, la cui immagine già colpisce per sfrontatezza e irriverenza, si aggiunge un testo che fa discutere e gli affibbia l’immagine di cattivo esempio.

Lo sfogo del cantante

Achille Lauro, vuole che adesso venga fuori Lauro De Marinis, il ragazzo che è stato e la sua storia. Ha quindi parlato ai suoi follower a cuore aperto, della sua adolescenza, della sua famiglia e delle sue origini, umili ma oneste.Sono figlio di gente onesta, il secondo di due fratelli. Mia madre è sempre stata una persona altruista, generosa, longanime” comincia così il lungo post apparso sul suo profilo Instagram.

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Lo sfogo di Achille Lauro

Poi il rapper continua raccontando nel dettaglio la sua famiglia.Abbiamo vissuto con altri bambini perché mia mamma prendeva in casa figli di famiglie in difficoltà, anche quando possibilità non ne aveva. Siamo figli di chi ha dedicato tutta la propria vita al lavoro, a cui tuttavia per tanti anni nessuno ha mai riconosciuto nulla. Ho ricordi di momenti in cui non si sapeva che fine avremmo fatto, se saremmo riusciti a coprire i debiti. Ricordo quando fuori fingevo di aver già cenato perché mi vergognavo a uscire e a non avere soldi per pagare il conto“. Poi aggiunge: “Oggi ho pagato per riavere i gioielli che mia madre aveva impegnato. Quei gioielli che sua madre le aveva regalato erano l’unico ricordo che conservava di lei. Le generosità che mi è stata insegnata è la mia più grande ricchezza.  Io sono come i tanti ragazzi della mia generazione, siamo cresciuti da soli crescendoci l’un l’altro. Nessuno conosce la mia vera storia“. Infine conclude: “Non voglio essere un buon esempio. Io sono un buon esempio“.

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2020 11:50