Cronaca

Strage scuola San Paolo: chi erano le vittime dei due killer

Sono 10 i morti nella strage di ieri nella scuola di San Paolo: i video mostrano come i due killer abbiano agito con mostruosa crudeltà
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La tragedia della scuola di San Paolo, in Brasile, è un incubo che ritorna. La dinamica della strage ricorda in maniera inquietante quella avvenuta alla Columbine School, vicino a Denver, nel 1999. In quella strage morirono 15 persone (inclusi i due killer) e rimasero ferite 24 persone (alcune in modo permanente).

In Brasile, ieri, sono morte 10 persone (tra cui i due assassini): in molti casi, si trattava solo di bambini.

A dare nomi e volti alle vittime della strage di San Paolo è la stampa brasiliana. Il sito Globo mostra i loro volti, e racconta chi erano. C’era Claiton Antonio Ribeiro, 17enne, morto dentro la scuola a colpi di proiettile.

Un suo compagno di classe, Igor Ribeiro, avrebbe raccontato a Globo: “Io e un altro siamo corsi via di lato e lui è rimasto lì, e gli sono arrivati due proiettili”.

Douglas Murilo Celestino aveva 16 anni ed è morto in ospedale, per le ferite. Samuel Melquìades, invece, aveva 16 anni: era molto impegnato con il padre nella predicazione della chiesa avventista del settimo giorno. Suo zio, José Silva, lo ha ricordato così: “Era un ragazzo dinamico e speciale”. A morire dentro la scuola è stato anche il 15enne Kaio Lucas da Costa Limeira.

Ad essere uccisa per prima dentro la scuola, però, è stata una persona adulta, la coordinatrice pedagogica Marilena Ferreira Vieira Umezo, 59enne.

Sposata e con figli, insegnava filosofia. Come lei + morta anche Eliana Regina de Oliveira Xavier, 38 anni.

Prima dell’arrivo degli assassini dentro la scuola ad essere colpito è stato Jorge Antonio morales, 51 anni, commerciante, zio di Guilherme Tauci Monetino, uno dei due assassini. Tra i feriti, alcuni sono ancora gravi.

Ieri, il governatore del Brasile ha posto l’accento su quanto il modus operandi degli assassini sia stato crudele ed efferato e completamente privo di pietas.

La madre di uno dei due killer ha dichiarato che il figlio era vittima di bullismo e che era sempre stato un ragazzo adorabile e buono.

(Immagine in alto: telecamere di sicurezza/video da Globo.com)

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