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Eva Sacconago, condannata l’ex suora Maria Angela Farè per violenza sessuale (articolo rettificato)

Pubblicato: 20/03/2019 15:36

RETTIFICA del 21 marzo

I Prof. Avv. Mario Zanchetti quale difensore dell’Istituto “Maria Mazzarello delle Figlie di Maria Ausiliatrice –  Ispettoria Lombarda Sacra Famiglia” e avv. Fabrizio Busignani quale difensore di Maria Angela Faré  preso atto del contenuto dell’articolo apparso su codesta testata giornalistica, circa gli esiti del dibattimento avanti la Corte di Appello di Milano Sez. 1° Penale in data di ieri, richiedono di pubblicare tale rettifica dell’articolo sottostante.

“Per quanto riguarda la posizione dell’ente ecclesiastico, la sentenza ha, semplicemente, confermato il giudizio del Tribunale di Busto Arsizio, e quindi l’ESCLUSIONE DEL RESPONSABILE CIVILE, per difetto di legittimazione passiva. L’ente non può essere chiamato a rispondere dei fatti di Maria Angela Faré per carenza dei presupposti di legge.
Per quanto riguarda la posizione di Maria Angela Faré, la Corte ha dichiarato inammissibile l’appello del P.M., e ha in gran parte respinto anche l’appello delle parti civili, modificando la sentenza di primo grado solamente riguardo ad una delle accuse: quella di “atti persecutori” (c.d.stalking). La Corte ha, tuttavia, rilevato l’intervenuta prescrizione di tali fatti ed ha, pertanto, condannato Maria Angela Faré soltanto al risarcimento dei danni, commisurati nella cifra complessiva di euro 50 mila (comprendenti, definitivamente, anche i danni conseguenti alle condotte per cui vi era stata condanna in primo grado). Tutte le altre richieste del PM e delle parti civili sono state respinte: incluse, specificamente, quelle fondate su una supposta inferiorità psichica della giovane, che non è stata in alcun modo riconosciuta, all’esito della perizia disposta dalla Corte. La condanna penale, per Maria Angela Faré, resta quella disposta dal Tribunale di Busto Arsizio.”

Articolo rettificato

Ci sono relazioni che restano celate per anni fino ad esplodere e approdare nei banchi dei Tribunali. Ѐ questo il caso della ex suora Maria Angela Farè e della giovane Eva Sacconago, toltasi la vita nel 2011, all’età di 26 anni. Dopo la sua morte, i genitori scoprirono delle lettere e delle mail che Eva scambiò con la suora, condannata a 3 anni e mezzo di carcere dalla Corte d’Appello di Milano con l’accusa di violenza sessuale, violenza privata e stalking. Dagli atti del processo emerge che la relazione tra le due era iniziata quando Eva era ancora minorenne.

Eva Sacconago: la perizia psichiatrica

Il pg Maria Vittoria Mazza aveva proposto 7 anni di reclusione per la ex suora ritenendo che l’episodio di violenza di 8 anni fa non fosse stato isolato ma che la suora avesse reiterato gli atti di abuso in altre occasioni, non riconosciute tuttavia in secondo grado. I giudici hanno invece riconosciuto soltanto l’ultimo episodio, accogliendo solo parzialmente le chieste del pg. Nella perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’Appello di Milano e realizzata dallo psichiatra e criminologo Franco Martelli si legge che la giovane « non era affetta da una patologia psichiatrica o da un disturbo di personalità ». Tuttavia, alcune fonti riportano analisi di appunti, diari e messaggi (anche audio) ricevuti da Eva nei quali emerge un atteggiamento della Faré caratterizzato da «modalità avvolgente, ambigua e ‘perversa’».

Fra i messaggi resi pubblici: “Vorrei penetrati, baciarti e tenerti stretta a me” o “denunciami appena puoi… solo la morte ci può separare e non è uno scherzo, ricordatelo”.

maria angela farè accompagnata dagli agenti di polizia
La suora, Maria Angela Farè, condannata per la violenza sessuale su Eva Sacconago. Fonte/La Prealpina

50 mila euro per i genitori di Eva

I giudici hanno infine stabilito un risarcimento pari a 50 mila euro che la congregazione di cui faceva parte la Farè, le Figlie di Maria Ausilitrice, dovrà ai genitori della ragazza suicida. La vicenda non sembra però finire qui, come si deduce dalle dichiarazioni rilasciate dai difensori della Farè. I legali della suora non hanno di fatto intenzione di deporre l’arma, annunciando a distanza di poco tempo dalla condanna l’intenzione di voler fare ricorso in Cassazione. Forte la soddisfazione invece dei legali della famiglia Sacconago che dalla sentenza però si sarebbero aspettati di più: è di per sé sufficiente, secondo gli avvocati, la condanna inflitta in parte anche all’Istituto religioso coinvolto nel caso sebbene sarebbe stato ancor più opportuno, continuano gli avvocati, condannare la Faré anche per gli episodi di violenza sessuale subiti dalla Sacconago quando questa era ancora minorenne.

primo piano di roberto sacconago e giovanna sacconago
I genitori di Eva Sacconago, Roberto e Giovanna. Fonte/La Prealpina
Ultimo Aggiornamento: 22/01/2020 10:12