Classe ’72, una laurea in giurisprudenza, poi la scuola di giornalismo. Tanta gavetta, ripagata ora da un larghissimo consenso popolare e dalla grande fiducia di mamma Rai per Alberto Matano.
Un’intensa carriera ricca di soddisfazioni
Nel 1998 inizia nella redazione di Bloomberg Tv per l’agenzia ANSA. Poco dopo approda al Giornale Radio della Rai e nel 2007 Gianni Riotta lo chiama al TG1. Dirette, edizioni straordinarie, speciali ma non solo; in Rai trova spazio anche come autore e conduttore per diversi programmi. Il 2019 per Alberto Matano sempre essere l’anno della consacrazione. Siede alla scrivania del telegiornale più seguito d’Italia il TG1 delle 20.00. Ha condotto con successo Photoshow, la cui ultima puntata riassuntiva ha conquistato il 5.6% di share; un risultato notevole per essere un programma andato in onda a notte fonda su Rai 3. La partecipazione a Ballando con le stelle –quest’anno tra le trasmissioni più seguite- in prima serata con Milly Carlucci è un’altra conferma della sintonia tra Matano e la nuova Rai.
Perché piace così tanto?
Alberto Matano piace. Tanto e a tutti. Ma perché? Sicuramente alla Rai piace molto per quel suo fare composto e sempre adeguato che lo ha reso anche il perfetto candidato alla direzione del TG1 con tanto benedizione grillina. I colleghi lo apprezzano, alcuni più di altri, come il caso della Elisa Isoardi che proprio a lui aveva fatto una dedica.
Per quello che su Instagram si definisce “mezzobusto in tv figura intera nella vita” sembra ormai riduttiva la sola poltrona dell’informazione serale. Del resto la fiducia ed il grande spazio d’azione che la Rai gli sta dando lasciano intendere che per lui potrebbero esserci nuovi orizzonti e forse nuovi format costruiti proprio sul suo fare inedito ed eclettico.