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Emilio Fede, dopo la condanna la richiesta a Sergio Mattarella

Pubblicato: 15/04/2019 13:09

Era l’11 aprile scorso quando la Corte di Cassazione ha deciso di confermare le condanne relative al processo Ruby Bis per il giornalista Emilio Fede e l’ex consigliera lombarda Nicole Minetti.

Condannati Emilio Fede e Nicole Minetti

Secondo quando confermato dalla sentenza della Corte di Cassazione, Emilio Fede e Nicole Minetti sono stati rispettivamente condannati al carcere per favoreggiamento della prostituzione. Quattro anni e 7 mesi di reclusioni per il giornalista, 2 anni e 10 mesi per l’ex consigliera. Una sentenza definitiva che ha reso dunque esecutiva la precedente sentenza emessa nel 2018 dalla Corte d’Appello di Milano.

Le prime dichiarazioni di Fede: “Mi viene da ridere

Come già previsto, l’86enne volto storico di Rete4, non finirà direttamente in carcere. La prima parte della pena la sconterà infatti ai domiciliari dopodiché potrà chiedere l’affidamento. Richiesta che, essendo stata condannata a soli 2 anni di carcere, potrà formulare fin da subito Nicole Minetti. All’AdnKronos le sue prime dichiarazioni di qualche giorno fa, nelle ore immediatamente successive alla sentenza: “Io sono condannato perché ho indotto 6 ragazze alla prostituzione. Perfetto. Punto e basta. Se qualcuno ci crede va bene. Non commento minimamente. Mi viene da ridere. Intanto devo scegliere dove fare gli arresti domiciliari, se a Roma, a Napoli, a Capri o a Milano“.

La richiesta di grazia al capo dello Stato

Più recenti ancora, di oggi, le novità che riguardano ancora Emilio Fede. Pare infatti che l’86enne abbia confermato all’AdnKronos la volontà di chiedere la grazia a Sergio Mattarella: “Valuterò i termini con cui poter rivolgere la richiesta di grazia al capo dello Stato. Sono psicologicamente frantumato. Dovrei arrivare a 93 anni, alla fine della mia vita, prima di tornare a essere un uomo libero ha chiosato Fede all’AdnKronos. “All’autorità chiederò di poter vivere gli arresti domiciliari nella casa di mia moglie Diana a Napoli, perché è una città a cui sono molto legato e dove la gente mi manifesta sempre tanta vicinanza

*immagine in alto: Mediaset