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Tartaruga torna alla “sua” spiaggia per nidificare e trova un aeroporto

Pubblicato: 18/04/2019 16:34

Atollo di Noonu, Maldive. Nell’immaginario collettivo, un piccolo paradiso terrestre in cui la natura regna sovrana. Eppure proprio qui, alcuni giorni fa, una tartaruga marina ha fatto un’amara scoperta. Giunta sulle rive dell’isola di Maafaru per deporre le uova, al posto di una lunga striscia di sabbia dorata vi ha trovato una colata di asfalto. Maafaru ha cambiato volto: oggi ospita una pista di atterraggio per aerei.

Il comportamento della tartaruga marina

L’immagine della tartaruga, spaesata sulla pista di atterraggio accanto alle sue uova, è diventata virale in breve tempo. La storia dello sfortunato animale ha riacceso il dibattito sul costo ambientale dello sviluppo economico delle Maldive. Maafaru è conosciuta per essere luogo prediletto per la nidificazione dalle tartarughe marine, specie protetta fin dal 1994 nell’arcipelago. Quando si tratta di deporre le uova, questi animali non lasciano nulla al caso. Le femmine sono solite nidificare nella stessa spiaggia che le ha viste nascere. Pur di raggiungere un luogo ritenuto sicuro e protetto sono disposte ad affrontare un lungo viaggio. La tartaruga protagonista della storia non ha però trovato la “sua” spiaggia intatta e ha dovuto deporre le uova sulla nuova pista di atterraggio maldiviana.

Uova di tartaruga
Le tartarughe depongono le loro uova sempre nella stessa spiaggia (Foto di repertorio)

Il parere della veterinaria

Secondo la veterinaria Claire Lomas l’animale è stato disturbato dal cambiamenti dell’area al punto tale da abortire. Come ha dichiarato al Maldives Independent, le spiagge sono importanti per le tartarughe marine e questo “dovrebbe esser considerato fondamentale per preservarne la popolazione nelle Maldive”. La dottoressa guarda in modo critico allo sviluppo economico delle isole, se questo mette in pericolo la fauna selvatica. “Lo sviluppo umano impatta quasi sempre l’ambiente e penso sia importante essere consapevoli di questo e adottare accorgimenti per minimizzare le interferenze e proteggere le aree importanti per specie come le tartarughe marine”. Una specie che, ricordiamo, è classificata come minacciata dallo IUCN (International Union for Conservation of Nature) ed è spesso vittima dell’inquinamento.

Aeroporto di Maafaru
La nuova psta di atterraggio costruita sull’isola di Maafaru (Fonte: Facebook)

Gli interessi economici dietro la costruzione dell’aeroporto

Perché si è scelto allora di costruire una pista di atterraggio proprio sull’isola di Maafaru? Il progetto, terminato lo scorso agosto, è stato finanziato dagli Emirati Arabi Uniti. L’Abu Dhabi Fund ha devoluto ben 60 milioni di dollari per dotare l’isola di una pista lunga poco più di due chilometri, che ha stravolto l’aspetto originale di Maafaru. L’aeroporto è stato descritto come un “regalo” degli Emirati, interessati ai lidi maldiviani. Un membro della famiglia reale ha infatti acquistato il vicino Resort Cheval Blanc Randheli. Dal Consiglio dell’isola di Maafaru arriva la rassicurazione: “Nonostante la costruzione della pista, la frequenza con cui le tartarughe visitano l’isola per scopi di nidificazione non è diminuita”.