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Festa della mamma, la lotta di Julia e del suo pulcino a rischio estinzione

Pubblicato: 11/05/2019 17:23

Julia è una mamma speciale, che merita di essere festeggiata degnamente nel giorno dedicato. Infatti non sta solo accudendo il suo pulcino, ma sulle spalle grava il destino della sua specie. L’affettuosa mammina è infatti una degli ultimi esemplari di gipeto, un uccello rapace in pericolo critico di estinzione. Lo staff del Parco Natura Viva di  Bussolengo, in provincia di Verona, sta attentamente monitorando l’animale e il suo prezioso piccolo, ricorrendo anche a un piccolo espediente per assicurarsi la sua sopravvivenza. E il giorno della Festa della mamma hanno deciso di condividere questa bellissima storia.

Julia: uno dei pochi esemplari di gipeto rimasto

Il morbido nido di lana di alpaca fornito dagli addetti del Parco Natura Viva, specializzato nella rimessa in natura di specie in pericolo di estinzione, è stato molto apprezzato da Julia e dal suo compagno. Tant’è che i due hanno covato un prezioso uovo, alla cui schiusa sarebbe nato uno dei 25 esemplari rimasti della specie in Europa. Per i veterinari ed etologi che hanno seguito la cova era indispensabile assicurare la sicurezza del pulcino. Lo scorso anno l’uovo deposto da Julia ha avuto problemi alla schiusa e la vita del pulcino è stata compromessa dal compagno del gipeto nel tentativo di aiutare a rompere l’uovo.

Lo scambio con l’uovo di fenicottero

L’intelligentissima Julia ha ricordato questo episodio e quando si è avvicinato il momento ha allontanato il compagno dal nido. Poi è intervenuto lo staff del Parco che ha dovuto prendere una decisione difficile. Ha scambiato l’uovo di gipeto con uno di fenicottero non fecondato. Poi ha messo l’uovo in un’incubatrice per assicurare la schiusa mentre Julia ha continuato a covare l’uovo di fenicottero.

Foto: Parco Natura Viva
Foto: Parco Natura Viva

La schiusa e la nascita del pulcino

Quando il piccolo di gipeto è nato e dopo 6 giorni di allevamento i veterinari hanno deciso di tentare di portarlo alla madre. Lo scopo infatti è che sia lei ad allevarlo, un presupposto indispensabile per la rimessa in natura. “Abbiamo rimesso il piccolo nel nido. Lei è stata grande: si è concentrata subito sul piccolo, scaldandolo e alimentandolo. Così abbiamo potuto sottrarle l’uovo sostitutivo. Non potevamo fare altrimenti: un individuo allevato dall’uomo non ha chance di sopravvivere in natura, dovevamo tentare“, spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva. Ora il pulcino pesa ben 3 chilogrammi e il prossimo 25 giugno il piccolo verrà liberato sui monti dell’Andalusia per tentare di salvare questa incredibile specie.