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Europee: Le Pen prima in Francia. Ppe e socialisti perdono la maggioranza

Pubblicato: 26/05/2019 21:48

Le elezioni europee del 2019 sembrano davvero essere le più sentite da molto tempo a questa parte, come dimostra l’affluenza record in quasi tutti i Paesi dell’Unione. La sfida dei sovranisti sta avendo risultati alterni, certamente il più importante dei quali è il superamento di Marine Le Pen a spese di Emmanuel Macron. Altra notizia che un po’ stupisce è la scoperta di una Grecia europeista, nonostante gli anni di lacrime e sangue imposte dalla Troika durante la crisi che ha piegato il Paese.

Le Pen chiede lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale

Marine Le Pen avrebbe sorpassato Emmanuel Macron, con il Rassemblent National che conquista intorno al 23,2%, secondo i primi exit poll di Ipsos per France Télévisions, contro il 21,9% del partito del presidente. La lista di estrema destra guidata da Jordan Bardella sta inaspettatamente superando quella della ministra Nathalie Loiseau, capolista di République en marche. Come riporta Liberation, Marine Le Pen a questo punto può definire il suo raggruppamento il primo partito di Francia, e la leader non manca di approfittare subito dell’onda. Le Pen ha chiesto l’immediato scioglimento dell’Assemblea Nazionale e una modifica del sistema nazionale.

Affluenza più alta degli ultimi 20 anni: stabile in Italia

Il successo di Le Pen è amplificato dal fatto che l’affluenza in Francia ha visto un balzo del 10% rispetto alle ultime elezioni arrivando al 43,3% alle 17. Un dato in linea con quello della maggior parte dei Paesi europei, dove la media (esclusa la Gran Bretagna che non ha ancora fornito dati) è del 51%. Questo è il miglior risultato degli ultimi 20 anni, un altro primato insieme a quello della Germania, che vede l’affluenza più alta dal 1989. In controtendenza l’Italia, dove non si registrano particolari fluttuazioni rispetto agli anni passati. I dati del ministero dell’Interno riportano che alle 19 ha votato il 41,92% degli aventi diritto, un punto percentuale in più del 2014.

S&D e il PPE non avrebbero la maggioranza in Parlamento

Il partito socialdemocratico e i popolari avrebbero perso la maggioranza dei seggi nel Parlamento europeo, sempre facendo affidamento agli exit poll divulgati dal Parlamento europeo. Le prime proiezioni indicano che raggiungere i 376 seggi che assicurerebbero la maggioranza è impresa impossibile: il PPE sarebbe in testa con 173 seggi (23%), mentre sono in difficoltà i socialdemocratici che accusano i voti conquistati dai Verdi a loro spese. I socialdemocratici arrivano a 147 seggi (19,3%), seguito da Alde, la formazione liberale del presidente Macron, che si attesta a 102 seggi 13,6%. Insieme ad Alde, i partiti maggioritari riuscirebbero a formare una coalizione di governo, con i Verdi al momento quarta forza al 9,5%. Impossibile invece governare con i partiti a destra dei popolari.

I sovranisti trionfano in Ungheria e Polonia

Viktor Orban con il suo Fidesz si attesterebbe secondo gli exit poll al primo posto in Polonia, con il 56%. Un risultato che sarebbe stato emulato in Polonia dal partito del Primo Ministro Mateusz Morawiecki: il PiS avrebbe guadagnato il 42% dei consensi. I sovranisti perdono invece terreno nel Nord Europa: in Finlandia, dove i risultati stanno cominciando già ad essere diffusi, il Partito dei Finlandesi, alleato di Salvini, si attesterebbe intorno al 14%. Un quarto posto, e non va meglio all’euroscettico Partito del popolo danese, che dimezza i risultati del 2014 fermandosi al 13,2% .

La sorpresa della Grecia

In Grecia sono avanti i popolari con Nea Dimokratia che conquisterebbe il 35%. Nella Repubblica ellenica in testa ci sono i tre partiti filoeuropei, con Syriza (il partito di Tsipras) al 25,9% mentre Alba Dorata, il partito di estrema destra non supererebbe il 5%.

Ultimo Aggiornamento: 26/05/2019 22:12