C’è chi li considera i migliori amici dell’uomo, chi per loro farebbe qualsiasi cosa. C’è anche chi, come il personale medico degli ospedali e i pazienti, si avvale del loro aiuto per sperimentare nuove terapie. I cani portano felicità, ma non sempre vengono trattati nel modo in cui meriterebbero. Alle volte, vivono in condizioni davvero terribili, come nel caso scoperto da poco a Palo del Colle, in provincia di Bari.
Condizioni atroci
Striscia la Notizia, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, ha inviato Edoardo Stoppa a verificare quanto accadeva a Palo del Colle. Nel comune in provincia di Bari, abita un uomo che possiede un uliveto. Nel terreno, oltre agli alberi, ci sono anche delle gabbie in cui sono rinchiusi molti cagnolini. Gli animali vivono in delle specie di baracche, costruite con diversi materiali come cassette della frutta e pezzi di plastica che dovrebbero fungere da cucce. Le immagini mandate in onda sono davvero tremende: cuccioli desiderosi di affetto costretti a vivere in mezzo agli escrementi, alla fanghiglia.

Le immagini dei cagnolini sono agghiaccianti
Nel suo giro di perlustrazione, Stoppa ha mostrato anche una cucciolata di 6 tenerissimi cagnolini bianchi. Sono attorniati da recinzioni precarie, senza genitori, senza acqua né cibo a disposizione. Il servizio continua con le riprese di altri cani, che vivono in dei recinti, in condizioni pessime, disseminati per tutto il podere. “Sembra che in ogni buco questo personaggio abbia rinchiuso dei cani in condizioni assurde, probabilmente vengono usati come una sorta di allarme, loro abbaiano e vengono messi in tutti i punti di questo uliveto“, dice Edoardo Stoppa.

L’indifferenza del proprietario
Il proprietario, intervistato dall’inviato di Striscia ha cercato di giustificarsi senza riuscirci. L’uomo nel fornire le sue spiegazioni non sembra per nulla turbato. Parla di “cani randagi“, come se questo potesse giustificare le condizioni in cui vivono gli animali. Ha ammesso di dover pulire le gabbie ma non ha detto quando è stata l’ultima volta che lo ha fatto, facendo capire che da quei recinti i cani non escono mai. “Sembra che questa persona non abbia realmente l’idea di come vadano correttamente tenuti gli animali. Facciamo un appello affinché si intervenga in tempi brevissimi, perché non possono continuare a vivere così“, ha concluso Stoppa.
Nell’immagine in evidenza: Maltrattamenti su cani. Fonte: Sito Lav