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Noemi: dimissioni vicine, ma dovrà portare un busto

Pubblicato: 06/06/2019 11:55

Pochi giorni fa era arrivata la notizia che la piccola Noemi stava sempre meglio, adesso altre buone nuove: sta per uscire dall’ospedale. La bimba rimasta ferita durante la sparatoria avvenuta a Napoli il 3 maggio dovrà fare ancora una tac e poi finalmente le dimissioni.

L’ultima tac prima delle dimissioni

I medici sono fiduciosi e la piccola Noemi sta superando passo dopo passo tutte gli esami. Dopo essere uscita dalla terapia intensiva, adesso è cosciente, respira e mangia autonomamente e sta riprendendo a giocare come tutti i bimbi della sua età. Ma il percorso per tornare a casa non è ancora finito. I dottori dell’ospedale Santobono di Napoli hanno deciso che martedì prossimo, l’11 giugno, farà l’ultima tac di controllo in regime di ricovero. Se l’esito dell’esame sarà positivo, il giorno dopo, o al massimo giovedì 12, la piccola sarà dimessa, come riporta Il Mattino

Ospedale Santobono dove è ricoverata la piccola. Immagine: Sito Ospedale Santobono
Ospedale Santobono dove è ricoverata la piccola. Immagine: Sito Ospedale Santobono

La piccola Noemi dovrà portare il busto

A distanza di un mese, Noemi ha ricominciato a camminare. Una strada difficile quella che ha dovuto percorrere la bambina. Ma l’efficienza del personale sanitario e la sua forza hanno fatto sì che si arrivasse a questo punto. L’unica preoccupazione che rimane è quella della vertebra danneggiata a causa del proiettile. Già dai primi passi mossi durante la riabilitazione, la piccola indossa un busto (o corsetto ortopedico) per camminare dritta e non avvertire troppo dolore. Anche quando verrà dimessa dovrà continuare a portarlo e questo significherà che lo stress psicologico del terribile momento non scomparirà con l’uscita dall’ospedale. Anche perché la bimba dovrà effettuare ancora per qualche tempo controlli periodici

Messaggio appeso fuori dall'ospedale. Immagine: Ansa
Messaggio appeso fuori dall’ospedale. Immagine: Ansa

Le preghiere per la bimba

Tanti i messaggi di sostegno arrivati in questo mese alla famiglia della piccola Noemi. Uno in particolare ha colpito i genitori, che da un mese vivono in ospedale con la figlia, quello di Giovanni Durante. Sua figlia venne uccisa in un agguato di camorra a Forcella, nel 2004. Il padre di Noemi lo ha voluto chiamare e ringraziare per la vicinanza. “Mi ha chiamato e mi ha commosso“, ha detto il signor Durante, che ha continuato: “Mi voleva ringraziare per le preghiere che abbiamo rivolto per sua figlia e per la solidarietà che gli abbiamo espresso“. E poi il ricordo della figlia che con la sparatoria del 3 maggio scorso è tornato prepotente: “Io ho perso mia figlia e con mia moglie abbiamo vissuti i giorni in cui Noemi era in pericolo di vita con grande angoscia, ci è sembrato di rivivere i nostri momenti bui“. La felicità perché Noemi è fuori pericolo: “Per questo siamo stati felici di sapere che Noemi è fuori pericolo e sta guarendo. La nostra Annalisa non ce la fece, invece Dio ha voluto salvare questa bimba“. Giovanni Durante ha concluso facendo sapere ai genitori della bimba che: “In questi giorni con grande felicità andrò a trovarli in ospedale per abbracciarci“.