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Lourdes, il Papa ‘commissaria’ il Santuario: pugno duro contro il business

Pubblicato: 07/06/2019 15:21

Giro di vite sul ‘sacro’ business dietro i pellegrinaggi al Santuario mariano di Lourdes: Papa Francesco avrebbe deciso di inasprire i controlli nell’ottica del ripristino delle priorità cristiane. Per Bergoglio, i tempi per spazzare via il materialismo imperante che minaccia la Chiesa sarebbero maturi. Una consapevolezza che avrebbe spinto il Santo Padre a inviare un delegato per ispezionare gli affari in un uno dei luoghi di culto più famosi e frequentati al mondo. E quello che tecnicamente non ha i canoni di un vero e proprio commissariamento, a dire il vero, sembra avere lo stesso sapore.

Ispezione a Lourdes

Il Santuario mariano di Lourdes in odore di ispezione dopo la decisione di Bergoglio: un delegato della Santa Sede, monsignor Antoine Hérouard, si occuperà di monitorare e illustrare al Papa gli affari che si svolgono presso il luogo di culto.

Il provvedimento rientrerebbe nella prospettiva di riportare l’approccio ai fedeli nei ranghi della spiritualità, allontanando lo spettro del business dietro una delle mete di pellegrinaggio più quotate al mondo.

La decisione sarebbe arrivata, dunque, “per accentuare il primato spirituale rispetto alla tentazione di portare avanti l’aspetto gestionale e finanziario“. Questa la precisazione in arrivo dal Vaticano, a margine di un comprensibile rincorrersi di suggestioni.

Il Santuario sotto controllo da mesi

Sarebbe questo il movente che ha spinto Papa Francesco al pugno duro contro la mercificazione della fede e lo svilimento dell’architettura di principi cristiani che dovrebbero muovere verso i luoghi sacri. Allo stesso tempo, secondo questa lettura, la promozione dei siti cristiani non può passare per un canale di interessi alieni allo spirito.

Ad annunciare la scelta di Bergoglio è stato l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la Nuova Evangelizzazione. Nelle sue mani, da circa 2 anni, le redini del progetto di tutela della cristianità, già inviato a Lourdes nei mesi scorsi per valutare il da farsi.

Il precedente di Medjugorie

Nel 2017, una procedura simile aveva interessato un altro luogo simbolo della cristianità: Medjugorie. Anche in Bosnia Erzegovina, infatti, è stato nominato un delegato con funzioni di controllo permanente, monsignor Henryk Hoser, presente ad nutum Sanctae Sedis (‘a disposizione della Santa Sede’).

Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, ha parlato di quello che sarebbe il vero obiettivo del Pontefice, ricalcato dalle parole dello stesso Bergoglio nella sua missiva a Hérouard: “Papa Francesco tiene in modo particolare alla cura dei pellegrini e desidera che i centri di devozione mariana diventino ‘sempre di più un luogo di preghiera“.

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2019 15:36