Vai al contenuto

Nuoro, 50enne suicida in ospedale: vittima di ricatto con foto hard online

Pubblicato: 22/06/2019 17:11

Un’altra vittima dei ricatti online su foto e video privati. Stavolta è successo in Sardegna, dove un artigiano nuorese di 50 anni si è tolto la vita impiccandosi in ospedale. Non era la prima volta che l’uomo tentava il suicidio, infatti si trovava già nel reparto di Psichiatria del San Francesco di Nuoro. Alla base del suo tremendo gesto, un ricatto sui social per delle foto hard prese da una videochiamata del suicida. La notizia della tragedia l’ha diffusa il quotidiano isolano La Nuova Sardegna questa mattina. La Procura di Nuoro intanto ha avviato le indagini sul caso.

Il crollo emotivo l’ha portato al suicidio

Il quotidiano sardo ha pubblicato anche un post su Facebook di circa un mese fa, nel quale la vittima denunciava il ricatto subito. Il 50enne affermò, in quel post del 26 maggio, che non avrebbe ceduto a nessun ricatto e che si sarebbe risollevato da questa batosta. Purtroppo, dopo un primo tentativo di suicidio, l’uomo è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale San Francesco di Nuoro. Qui, due giorni fa, l’artigiano ha ritentato di togliersi la vita, stavolta riuscendoci. Stando a quanto emerso finora, l’uomo sarebbe entrato in un bagno durante la notte, impiccandosi con un lenzuolo. La Nuova Sardegna precisa inoltre che già in passato il 50enne avrebbe tentato senza successo il suicidio, ma non si conoscono le cause degli episodi precedenti.

La denuncia del ricatto su Facebook

Chiedo scusa pubblicamente a tutti i miei amici di Facebook, vi arriveranno delle mie foto prese da una videochiamata (lo so da stupido) ma non intendo cedere a nessun ricatto. Qualcuno ha approfittato del presunto mio momento di debolezza, mi vogliono ammazzare. Però questo lo dico a chi mi vuole bene che intendo lasciarmi tutto alle spalle, sto provando con tutte le mie forze a risollevarmi. Prometto di tornare al più presto quello che conoscevate”. Così recitava il messaggio affidato dall’uomo ai social, ma a nulla sono valsi il sostegno e il conforto di tanti amici e conoscenti. La vergogna e la disperazione hanno infine avuto la meglio, portandolo alla morte. Come già in altri casi, il più famoso quello di Tiziana Cantone, il ricatto online si è rivelato anche stavolta fatale. Ma con l’approvazione della legge sul Revenge Porn, si spera che casi come questi diminuiscano fino a scomparire.