La Sea-Watch 3, la ong con a bordo 42 migranti in mare aperto da 14 giorni e in cerca di un porto in cui attraccare, in questi momenti nonostante il ferreo divieto delle autorità italiane, in questi minuti ha cercato di entrare nel porto di Lampedusa davanti al quale, già da ieri, si trovava in attesa.
Le autorità italiane fermano la Sea-Watch
La Sea-Watch 3, la ong con a bordo 42 migranti capitanata da Carola Rackete, ha cercato in questi momenti di forzare il blocco a Lampedusa, cercando di entrare nel porto siciliano. Già da ieri il capitano aveva informato di avere intenzione di infrangere il veto italiano facendo sapere di voler forzare il blocco, ipotesi concretizzatasi oggi dopo lunghe manovre di avvicinamento.
Appello #SeaWatch: notte è passata, non possiamo attendere ancora. “Buongiorno Ue. Ieri a causa di un’emergenza siamo entrati in acque italiane. #GdF e @GC sono state a bordo. Non possiamo più aspettare. La disperazione delle persone non è qualcosa con cui giocare”. Via @SkyTG24 pic.twitter.com/pnZUD32l3w
— Mediterranean Hope (@Medhope_FCEI) June 27, 2019
La Sea-Watch 3 ha infatti provato oggi ad attraccare al molo commerciale, lo stesso da dove ieri sera sono salpati gli agenti della Guardia di Finanza poi saliti a bordo per un controllo sui documenti dell’equipaggio. Giunta a distanza di circa un miglio dal molo, le autorità italiane hanno intimato alla Rackete di spegnere i motori e di fermarsi esattamente dove si trova in questo momento.
Guardia di Finanza a bordo: lo sbarco potrebbe avvenire con i gommoni
Già ieri sera la Sea-Watch si era avvicinata alle coste italiane fermandosi però a 3 miglia dal porto di Lampedusa, bloccata dalla Guardia di Finanza. Intanto, sempre in mattinata, la Rackete ha nuovamente sollecitato le autorità italiane intimandole a dare una risposta risolutiva al suo dichiarato stato di necessità.
Di fronte al silenzio dell’Italia, alle 14.16 circa la Rackete ha acceso i motori annunciando che da lì a breve sarebbe entrata nel porto di Lampedusa ma la Guardia di Finanza ha bloccato il suo attracco ad un miglio dal porto, facendo nuovamente salire a bordo gli agenti. Intanto la Rackete sembra abbia valutato l’ipotesi di far sbarcare i 42 migranti a bordo della nave attraverso l’uso di gommoni.