Adriana Volpe torna alla carica, stavolta per smentire di aver ricevuto la tanto discussa lettera di richiamo della Rai per il suo sfogo contro i vertici dell’azienda. La conduttrice non ci sta e precisa che quella che è stata fatta passare come una novità di pochi giorni fa, in realtà risale al 2017. Il clima teso intorno alla querelle sembra ancora lontano dal risolversi, alimentato dalle ulteriori dichiarazioni della conduttrice nel suo video di chiarimenti su Instagram.
Nuovo sfogo di Adriana Volpe
La rabbia di Adriana Volpe è come un fiume in piena, e questa volta la conduttrice è tornata su Instagram a fare chiarezza sulla lettera di richiamo della Rai. Dopo l’esplosivo sfogo in cui aveva tirato in ballo lo stipendio di Enrico Lucci,
“Alcuni quotidiani e siti hanno ricostruito in maniera non corretta, o tale da creare confusione“, ha esordito la conduttrice, aprendo a una serie di precisazioni sul fatto che il provvedimento di Viale Mazzini nei suoi confronti risale al 2017 e non, come ha letto da più parti, alle ultime evoluzioni del suo rapporto con l’azienda.
L’invito della conduttrice a non travisare i fatti
“Mi sembra di essere stata molto chiara nelle mie interviste – ha scritto la Volpe –. Vi prego di non travisare modificando la cronologia dei fatti o facendo finta di non capire… Nessun titolo, per favore, del tipo ‘La Rai bacchetta la Volpe’“.
Poi un altro affondo alla Rai sulla questione che l’ha vista scontrarsi con Giancarlo Magalli: “Ho ricevuto la suddetta lettera nel 2017, subito dopo aver denunciato ai vertici Rai la gravità delle affermazioni postate sui social dal mio ex collega di lavoro. Bella risposta della Rai, non credete?“.
E poche settimane fa Adriana Volpe ha concluso un suo velenoso post con un’affermazione che ha scatenato la curiosità dei follower: “Questa è la Rai del cambiamento? Forse è meglio stare in silenzio… altrimenti si perde il posto di lavoro“. Ci sarà mai un ricongiungimento con mamma Rai? Al momento sembra l’orizzonte più remoto.
*immagine in alto: fonte/Instagram Adriana Volpe, dimensioni modificate