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Alan Kurdi: Malta nega l’accesso al porto, azioni militari in caso d’ingresso

Pubblicato: 07/07/2019 11:52

Continua l’odissea della nave della ONG Sea Eye Alan Kurdi, dopo l’annuncio delle scorse ore di aver deciso di far rotta verso Malta, arriva la comunicazione del governo maltese che nega l’attracco.

Malta dice no ad Alan Kurdi

Una situazione che si fa via via sempre più critica quella relativa alla nave ONG Alana Kurdi con a bordo 65 migranti. Nella notte l’annuncio della decisione di far rotta verso Malta e non più verso Lampedusa, come progettato inizialmente. Pochi minuti fa il governo maltese ha dichiarato però che non intende accogliere i migranti. Le forze armate sono state incaricate ad intraprendere azioni appropriate se la nave dovesse superare le 12 miglia di acque territoriali maltesi.

Al momento non si conoscono ulteriori dettagli, seguiranno aggiornamenti.

La rotta verso Malta nella notte

Nella notte la Alan Kurdi aveva annunciato la rotta verso Malta attraverso un post pubblicato sui canali social ufficiali. “In serata la Alan Kurdi ha cambiato la sua rotta in direzione Malta” scrive Sea Eye. “Non possiamo aspettare che lo stato d’emergenza prevalga. Ora bisogna capire se gli altri governi europei seguono la stessa linea dell’Italia. Le vite umane non sono merce di scambio“.

Tre migranti collassati

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15.30- È di questi minuti la notizia che tre persone a bordo della nave Alan Kurdi hanno subito un collasso. Dalla nave fanno sapere che c’è urgente bisogno di assistenza medica e di un porto sicuro in cui attraccare. Il caldo è tanto e a bordo della nave sono in tanti.

In un tweet si legge che: “Mentre si attende fuori dal porto di Malta, tre persone sono sotto trattamento medico per collasso a causa del caldo. Abbiamo urgente bisogno di assistenza medica e un porto sicuro in cui attraccare per prevenire il peggio“.

Ultimo Aggiornamento: 07/07/2019 17:35