Decine di casi segnalati da Civitavecchia a Fregene, con altrettanti bagnanti ricoperti di misteriose bolle. È il fenomeno dei ‘bubboni’ che ha tormentato grandi e piccini in spiaggia, ma qual è la causa? La risposta è arrivata dalla Asl. Responsabile è una zanzara ditteri culicidae, appartenente alla famiglia delle zanzare tigri. Smentita la pista delle pulci, che sembrava farsi strada con crescente insistenza nell’opinione pubblica.
Bolle sul corpo di bagnanti
Il fenomeno dei bubboni sparsi su tutto il corpo, con maggiore concentrazione a carico di arti superiori e inferiori, ha tenuto sotto scacco i bagnanti del litorale laziale e toscano per giorni. Paura e dubbi prima che la Asl intervenisse a svelare l’enigma individuando l’insetto responsabile delle bolle segnalate da decine di bagnanti.
Tra i soggetti colpiti anche diversi bambini, che sarebbero stati portati al Pronto soccorso per accertamenti. Il mistero è andato avanti per diverso tempo, inizialmente ascritto alle pulci ma poi risolto dalle autorità sanitarie competenti.
Una zanzara responsabile dei bubboni
Le analisi condotte dall’Istituto zooprofilattico sperimentale, incaricato dalle Asl di Viterbo e Roma 4 di Civitavecchia, ha dato la risposta che tanti cercavano. A causare il fastidioso fenomeno dei bubboni lungo le spiagge da Sant’Agostino (Tarquinia) fino a Fregene è una specie di zanzara tigre.
Il nome è ditteri culicidae ed è la responsabile delle bolle pruriginose riscontrate su numerosi bagnanti. Le segnalazioni si sono moltiplicate senza soluzione di continuità, interessando le aree da Orbetello a Pescia Romana, Cerenova e Marina di San Nicola.
La raccomandazione degli esperti
Importante, secondo gli esperti, osservare alcune pratiche per ridurre il rischio di punture di insetti. Tra le raccomandazioni della Asl quella di indossare pantaloni lunghi e chiari al tramonto, oltre all’uso di repellenti. Le zanzare colpiscono maggiormente in questa fase della giornata ed è importante seguire queste poche regole per proteggersi.
Nei prossimi giorni saranno condotti ulteriori controlli per verificare l’eventuale presenza di insediamenti larvali nelle aree di interesse.