Ilaria Occhini è morta il 20 luglio a Firenze, l’attrice aveva 85 anni. Ieri il lungo omaggio nella camera ardente allestita nel teatro Argentina di Roma. Proprio lei che alla recitazione tra teatro e cinema aveva dedicato la vita, si è ritrovata ieri sul palcoscenico vuoto del teatro romano.
Un saluto commosso a Ilaria Occhini
Una folla per omaggiare l’attrice e la donna. Accanto al feretro sempre la figlia Alexandra, avuta dal marito Raffaele La Capria. Proprio lo scrittore è arrivato mezzogiorno. Dopo 58 anni d’amore, a 96 anni, si è avvicinato al feretro della moglie per un ultimo saluto. Ha abbracciato Emma Bonino e il regista e attore Gabriele Lavia, racconta La Nazione. Lo scrittore si è seduto in platea e a guardato scorrere le immagini della moglie: “Sono fotografie bellissime“, avrebbe detto.
Commozione per l’ultimo saluto
Il regista Ferzan Ozpetek, che l’ha diretta in Mine vaganti, non è riuscito a parlare di fronte alla commozione del momento: “Non ce la faccio a parlare, sono troppo scosso“. Anche Francesco Apolloni, regista di Benvenuti in casa Gori, ha speso parole bellissime per l’attrice e per tutta la sua famiglia: “Io che venivo dalla bruttezza della periferia, con la famiglia di Ilaria Occhini ho scoperto la bellezza dell’arte e della natura“.
Un amore durato 60 anni
Ilaria Occhini e Raffaele La Capria si erano conosciuti nel 1961, durante una passeggiata a Positano poco prima che lui conquistasse la vittoria del Premio Strega con il suo Ferito a morte. Lo stesso Raffaele La Capria aveva descritto la moglie con ammirazione al Corriere della Sera qualche anno fa: “Viveva del suo lavoro e sapeva amministrarsi da sola, senza che nessuno l’aiutasse“. Poi raccontò un aneddoto per dare prova dell’autonomia della moglie: la Occhini comprò una macchina e “La portò guidando fino a Roma in un’unica tirata. Quando mi affacciai al balcone dello studio dove abitavo e vidi questa giovane donna al volante, tutta ridente d’estate, pensai a quanto fosse bella…“.
Credits immagine in alto: Ilaria Occhini in Mine Vaganti/ Ilaria Occhini in gioventù/ Wikipedia