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Porti chiusi per la nave della Guardia Costiera italiana con a bordo 135 migranti

Pubblicato: 27/07/2019 10:18

Una nave della Guardia Costiera italiana non può approdare a Lampedusa dopo l’alt del ministro dell’Interno Matteo Salvini. La nave Gregoretti ha a bordo 135 migranti, di cui 50 sono le persone salvate dal peschereccio “Accursio Giarratano”. Il ministro si rifiuta di far entrare la nave della Marina militare senza “l’impegno concreto” da parte dell’Europa a redistribuire i migranti. L’Unione Europea ha dichiarato di star prendendo contatti con gli Stati membri, una rassicurazione che non è bastata al ministro. Pochi giorni fa si è verificato il più grave naufragio di quest’anno nel Mediterraneo, con almeno 150 vittime tra cui donne e bambini.

Il Viminale nega il porto alla Guardia Costiera italiana

Sembrano le premesse per un nuovo caso Diciotti e ancora una volta il ministro Salvini potrebbe rischiare un’accusa per sequestro di persona. La nave Gregoretti della Guardia Costiera italiana ha ricevuto il divieto di sbarco dopo aver raccolto 135 persone salvate dal naufragio. Tra queste le 50 persone salvate dalla “Accursio Giarratano”, peschereccio di Sciacca che ha soccorso il barcone in zona SAR maltese. Il motopeschereccio non ha ricevuto alcuna indicazione da La Valletta e ha atteso vicino ai migranti, finché il trasbordo sulla nave della Guardia Costiera italiana non ha sbloccato la situazione.

Almeno fino al nuovo stallo, che vede il ministro dell’Interno bloccare ogni operazione, in accordo con il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, titolare del dicastero a cui fa riferimento il corpo militare. “Non darò nessun permesso allo sbarco finché dall’Europa non arriverà l’impegno concreto ad accogliere tutti gli immigrati a bordo della nave. Vediamo se alle parole seguiranno dei fatti. Io non mollo“, ha twittato Salvini.

Mediterranea devolverà 10mila euro al peschereccio

Non ci sono per il momento navi di ong nel Mediterraneo, poste sotto sequestro e sempre più a rischio per la stretta del Decreto Sicurezza. I soccorsi continuano comunque tramite le navi della Guardia costiera italiana e maltese, con quest’ultima che avrebbe soccorso ieri pomeriggio una barca con a bordo 60 persone, come riferisce Alarm Phone.

La ong Mediterranea Saving Humans ha intanto dichiarato che devolverà 10mila euro al peschereccio “Accursio Giarratano”, un “contributo di solidarietà“, spiega la ong, anche per ripagarli della battuta di pesca saltata. Gaspare Giarratano, armatore della barca intitolata al figlio dell’uomo, morto per una malattia a 15 anni, ha dichiarato: “Gente in mare non se ne lascia. Non è legge scritta, è scritta nel cuore“.