“Ha dato la vita per il suo bambino”, questo il toccante ricordo della sorella della giovane mamma di 25 anni che ha fatto da scudo umano al suo neonato mentre un uomo sparava senza fermarsi. Jordan Jamrowski Anchondo è morta così dentro il Wallmart di El Paso durante la sparatoria di ieri, il suo bimbo è ferito ma salvo. Quella di El Paso è la strage più sanguinosa che si è verificata negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno.
Scudo umano al suo bambino
Jordan si trovava dentro al Wallmart di El Paso per un normale sabato pomeriggio all’insegna degli acquisti. Era lì insieme al suo bambino nato soli due mesi prima. A raccontarlo è la sorella della vittima, Leta Jamrowski che ha reso note anche le condizioni del nipotino che sta bene ma ha riportato ferite alle ossa a causa della caduta della mamma su di lui.
Fire medical with at Walmart active shooter event at Cielo Vista Mall. Police still inside. pic.twitter.com/P6zsjwVN0n
— mark lambie (@LambieMark) 3 agosto 2019
Ferite che, come spiega la sorella della vittima, sono compatibili con la teoria che la giovane mamma ha protetto il bambino con il suo corpo. “Quando è stata colpita dai proiettili teneva stretto il bambino a sé cadendo su di lui, per questo le sua ossa sono rotte. Lui è vivo perché mia sorella ha dato la sua vita per salvarlo”.
BREAKING: Police are advising everyone avoid the Cielo Vista area as an active shooter alert is in effect near the Cielo Vista Mall area #ElPaso #ElPasoShooting pic.twitter.com/cNpa5Z90Rd
— Jorge Salgado (@SalgadoPhoto_) 3 agosto 2019
Lascia tre bambini
Jordan Jamrowski Achondo era una mamma giovanissima e lascia tre bambini, si trovava al Walmart per comprare materiale scolastico per uno di loro. Insieme a lei c’era il marito, Andre Anchondo che fortunatamente è sopravvissuto all’attacco. Leta ha raccontato di aver passato l’intera notte in attesa di notizie fino alla tragica rivelazione.
Strage suprematista
Manca la conferma ufficiale ma è solo questione di ore, pare che dietro la strage architettata dal 21enne Patrick Crusius ci sia la pista dei suprematisti bianchi. L’intento era massacrare quanti più ispanici possibile, essendo El Paso una città di confine.
La pista è battuta perché, fa sapere il capo della polizia, Greg Allen, non solo per la tipologia delle vittime anche per il manifesto lasciato dall’assalitore sui suoi profili social, in linea con i principi verso i suprematisti bianchi. “Abbiamo trovato un manifesto scritto da questo individuo che fa supporre si tratti di un crimine d’odio. Non possiamo ancora confermarlo perché dobbiamo avere la certezza che sia stato scritto da lui” ha fatto sapere durante una conferenza stampa.
Le parole del Presidente Trump
Il presidente ha commentato duramente l’atto che si è verificato al Wallmart di El Paso, “Un gesto non solo una tragedia, ma un atto di codardia”. Il presidente Trump, sempre con una serie di Tweet ha poi espresso la sua vicinanza e quella di Melania alle vittime e alle loro famiglie.
Today’s shooting in El Paso, Texas, was not only tragic, it was an act of cowardice. I know that I stand with everyone in this Country to condemn today’s hateful act. There are no reasons or excuses that will ever justify killing innocent people….
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 4, 2019
Credits immagine in alto: Facebook/Jordan Jamrowski