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Bergamo, morti speronati dopo la lite: domiciliari per il 33enne

Pubblicato: 07/08/2019 18:45

Filtrano delle novità sull’incidente avvenuto nella notte di domenica scorsa ad Azzano, in provincia di Bergamo, in cui hanno perso la vita i due amici Luca Carissimi, 21enne, e Matteo Ferrari, 18enne, deceduti dopo essere stati speronati dall’auto di Matteo Scapin.

Oggi, come riportato da Ansa, la decisione del giudice per gli arresti domiciliari del 33enne.

Scapin ai domiciliari: riqualificata l’accusa

Erano le 4 del mattino quando, dopo una lite per futili motivi all’interno di una discoteca nel Bergamasco, Luca Carissimi e Matteo Ferrari si allontanavano a bordo di uno scooter. Dietro di loro, in auto, il 33enne Matteo Scapin, il ragazzo con il quale si era accesa una discussione all’interno del locale. Il giovane si era messo a bordo dell’auto precipitandosi dietro ai due amici in scooter, speronandoli.

Omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso

L’urto dell’auto contro lo scooter ha provocato l’incidente in cui Luca Carissimi subito, e Matteo Ferrari a distanza di giorni, hanno perso la vita. Il 33enne Scapin, in un primo momento allontanatosi, è stato fermato sul luogo dell’incidente dopo essersi ripresentato di fronte agli agenti: è stato arrestato e trasferito in carcere con l’accusa di omicidio volontario. L’omicidio volontario, reato formulato dalla Procura, è stato però oggi riqualificato dal gip e di fronte al giudice Scapin, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ha raccontato la propria versione dei fatti.

Secondo quanto stabilito dal giudice, Scapin non ha agito nell’intenzione di uccidere i due ragazzi, motivo per cui è stato rivisto il capo d’imputazione a suo carico che da duplice omicidio volontario è stato riqualificato in omicidio stradale con l’aggravante dell’omissione di soccorso.

*immagine in alto: Luca Carissimi e Matteo Ferrari. Fonte/Facebook (dimensioni modificate)