Uno scroscio di applausi attorno al Duomo di Brescia che per l’ultima volta ha accolto in questi momenti Nadia Toffa. Il feretro, avvolto in una bara bianca, è entrato nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, in Piazza Paolo VI, dove già dalle prime ore del mattino si è registrata una fortissima affluenza. Tantissimi gli amici, i conoscenti, coloro che conobbero Nadia Toffa e anche coloro che ebbero solamente la fortuna di poter seguire le sue inchieste che in questi momenti hanno raggiunto la chiesa per darlo l’ultimo saluto.
L’ultimo saluto a Nadia: “Amata per la sua sete di verità”
Particolarmente commoventi le parole che ha voluto riservarle quest’oggi Padre Patriciello, il don arrivato dalla “Terra dei Fuochi” appositamente per celebrare il funerale della conduttrice de Le Iene. “Nadia è morta? Questa è una menzogna – ha così chiosato il sacerdote nel corso della lunga omelia, durata più di un’ora – Nadia era dalla parte dei deboli. Come Gesù è stata amata e odiata. Pagheremo la voglia di giustizia e verità come ha fatto Nadia, amata per la sua sete di verità. Hai saputo fare del tuo lavoro una missione“.
La “cravatta da Iena” per il suo lungo viaggio
Un lungo discorso in suo onore a cui è seguito un forte applauso, tra le lacrime dei presenti, quando il feretro di Nadia è stato fatto uscire e condotto nell’auto, l’ultimo viaggio della iena. Baci lasciati sulla sua bara, bianca bordata d’oro e con un’infinità di fiori, sulla quale è stata apposta una cravatta nera, il simbolo delle “iene” che l’ha accompagnata in tutta la sua vita e la accompagna ora verso un viaggio più lungo.
Nadia Toffa, i funerali nel Duomo di Brescia
Hanno avuto inizio in questi momenti i funerali di Nadia Toffa, la “iena” deceduta a soli 40 anni, stroncata dal cancro contro il quale ha combattuto da guerriera. Nel Duomo di Brescia, ad attenderla per l’ultima volta c’è Padre Maurizio Patriciello, il religioso che si affezionò alla Toffa durante uno dei suoi soggiorni a Caivano, a Napoli, proprio mentre la giornalista si trovava in loco per raccogliere materiale per le sue preziose e coraggiose inchieste sulla “Terra dei Fuochi”.
Proprio Padre Maurizio aveva dichiarato di essere molto provato dall’idea di celebrale i funerali della “iena”, in preda al dolore per la sua scomparsa, confermando al tempo stesso la volontà di essere lui a farlo: “Glielo devo per quello che ha fatto per noi“.
Una folla di amici, parenti e conoscenti per l’ultimo saluto
Come fanno notare, tra le persone circostanti al Duomo che hanno accolto il feretro della Toffa, ci sono anche gli “amici del minibar di Tamburi”, quartiere di Taranto, un altro tema a cui la Toffa si affezionò dedicando le sue forze.