Si teme una nuova tragedia nel Mediterraneo. In questi giorni particolarmente caldi per quanto concerne il futuro della ong Open Arms, in stallo in attesa di poter attraccare in un porto da 18 giorni, la segnalazione di un pescatore innesca l’allarme. Sembra infatti che sia naufragata una barca al largo della costa libica: secondo quanto filtrato ma ancora in corso di accertamenti, potrebbe trattarsi di una tragedia in cui potrebbero aver perso la vita oltre 100 persone.
Alarm Phone: “Temiamo ennesima strage“
Al momento è un allarme che non può raccogliere certezze. A lanciarlo è Alarm Phone che su Twitter in queste ore ha parlato di un nuovo probabile e drammatico naufragio di migranti. Secondo quanto diffuso da Alarm Phone, un pescatore si sarebbe messo in contatto con loro affermando di aver prestato soccorso nel Mediterraneo, non lontano della Libia, a diverse persone trovate in mare dopo il capovolgimento di un’imbarcazione.
Naufragio nel #Mediterraneo? Ieri un pescatore ci ha detto che una barca si è capovolta al largo della #Libia. Dice di aver salvato 3 persone e di aver visto tanti corpi. I sopravvissuti parlano di 100+ persone a bordo. Non abbiamo ancora conferme ma temiamo un’ennesima tragedia.
— Alarm Phone (@alarm_phone) August 19, 2019
Secondo quando riportato da Alarm Phone, il pescatore avrebbe confermato di aver tratto in salvo dalle onde 3 persone che a loro volta gli avrebbero confermato che a bordo con loro, sulla nave naufragata, ci sarebbero state oltre 100 persone.
Open Arms: “Lo sbarco è la soluzione migliore“
Se la notizia venisse confermata in toto si tratterebbe di una tragedia disumana di proporzioni drammatiche. La stessa Alarm Phone attende conferma circa le informazioni ricevute. Intanto, tornando a parlare invece della Open Arms, in stallo di fronte a Lampedusa da circa 18 giorni, sembrerebbe che la ong avrebbe accettato di far sbarcare i migranti a bordo a Minorca, nelle Baleari ma è ora di fare fronte ad un secondo problema.
Dalla Open Arms informano di non avere la possibilità di affrontare una traversata quale quella che li separa da Minorca. Lo sbarco a Catania sembrerebbe essere dunque sempre l’alternativa migliore: “Lo sbarco è la soluzione migliore – le parole riportate da La Repubblica di Riccardo Gatti, presidente della ong – Se poi vogliono prendersi l’onere di portare queste persone in Spagna, noi non lo possiamo fare“.
Il vicepremier spagnolo: “La Open Arms non ha voluto andare a Malta“
Mentre dalla Open Arms dunque fanno notare l’impossibilità concreta di poter arrivare in sicurezza a Minorca, proponendo un eventuale sbarco a Catania con conseguente trasferimento dei migranti in aereo dalla Sicilia a Madrid, il vicepremier del governo spagnolo Carmen Calvo attacca la ong attraverso Cadena Ser. “La Open Arms non ha voluto andare a Malta. Noi stavamo lavorano in colloqui con il governo maltese, ma loro hanno deciso di dirigersi verso l’Italia“.