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Bibbiano, abusi su un bambino di 10 anni: indagato uomo che lavora in Comune

Pubblicato: 29/08/2019 17:28

La vicenda risale a più di un anno fa ma, come riporta Il Resto del Carlino, le indagini sono ancora in fase preliminare. Al centro dell’attenzione un uomo accusato di violenza sessuale aggravata su un minore.

Ipotesi di violenza sessuale

L’uomo- la cui età non è stata resa nota – lavora nel municipio di Bibbiano, comune reso tristemente noto per lo scandalo degli affidi illeciti rinominato inchiesta Angeli e Demoni ma la localizzazione è l’unico dettaglio in comune tra le due vicende. C’è da aggiungere anche, come sottolineato da Ansa, che l’uomo non è un dipendente del comune ma un soggetto stipendiato da terzi che nel comune di Bibbiano svolge solamente l’attività.

Il sospetto delle maestre

Ad accorgersi di qualcosa di strano erano state le maestre di scuola del ragazzino di 11 anni. All’epoca dei fatti il piccolo aveva solamente 10 anni: un fare e soprattutto un dire, il suo, che ha insospettito le maestre poste di fronte all’uso di epiteti sessuali e un linguaggio spinto che per niente si addice ad un bambino così piccolo. Dopo un colloquio tra insegnanti e genitori, la madre del bambino ha voluto parlare con lui strappandogli l’orribile confessione su quanto subito da parte di una persona vicina alla famiglia. Gli abusi, secondo il racconto del piccolo, sarebbero avvenuto durante un periodo di vacanza.

Un diario che raccoglie gli abusi

Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, il ragazzino avrebbe tenuto un diario scritto di suo pugno dove avrebbe lasciato traccia delle violenze subite dall’uomo. Alcuni dei dettagli, i meno scabrosi, sono stati riportati da Il Resto del Carlino. Secondo quanto emerso dall’indagine, il ragazzino di 11 anni sarebbe stato invitato dall’adulto a tirargli giù i pantaloni.

Dettagli di una violenza a cui se ne aggiungono altri ed emerge così che l’uomo avrebbe anche sottoposto alla visione dell’11enne un video porno che aveva sul cellulare. Dopo averglielo fatto vedere, avrebbe chiesto lui di ripetere gli atti visti. Come riportato da Ansa, non è ancora stata emessa alcuna misura cautelare nei confronti dell’uomo, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata, ipotizzato dal pm Marco Marano. Ancora da verificare infatti l’attendibilità della testimonianza del piccolo e serviranno agli inquirenti più udienze.