Vai al contenuto

Stromboli, la minaccia si fa più seria: è allarme tsunami

Pubblicato: 29/08/2019 10:18

La nuova eruzione dello Stromboli, più forte e preoccupante di quella del 3 luglio scorso (che causò la morte di un escursionista), impone la massima attenzione sul rischio tsunami. Lo rivela l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ingv, secondo cui la sostanziale instabilità del vulcano registrata nelle ultime settimane non consente di stare tranquilli. A parlare della situazione è il presidente Carlo Doglioni, che ha fissato alcuni elementi portanti nel quadro di una attività da tenere sotto stretta osservazione.

Il rischio tsunami a Stromboli

Il rischio tsunami a Stromboli esiste ed è molto più concreto di quanto si possa immaginare: lo rivelano i dati di Ingv, sintetizzati dal presidente Carlo Doglioni ai microfoni di Adnkronos, che rimandano a uno scenario di instabilità tale da richiedere il massimo dell’attenzione.

In seno all’attività eruttiva delle ultime settimane, infatti, al pericolo sul fronte vulcanico si somma quello di un’onda che potrebbe superare, di gran lunga, quella di 20 centimetri del 28 agosto scorso (provocata dalla caduta del materiale piroclastico in mare).

La lente dei geologi, chiamati a monitorare costantemente la situazione, è puntata sulla Sciara del Fuoco, che in caso di collasso – anche parziale – o di un’eruzione più intensa delle ultime, potrebbe portare a un ben più consistente ingresso di volumi in acqua, portando a uno tsunami decisamente più importante.

L’appello alla massima attenzione

L’appello degli esperti è rivolto ad abitanti e turisti, affinché si evitino condotte capaci di esporre a pericoli. L’invito è a prestare la massima attenzione e a seguire le indicazioni fornite dalla Protezione civile, nazionale e regionale, così come quello dell’amministrazione locale.

Niente escursioni sul vulcano e divieto di avvicinamento via mare: sono questi i primi passi per impedire che possano crearsi situazioni di rischio come quelle che hanno portato alla morte di un escursionista nel corso dell’eruzione del 3 luglio scorso.

Doglioni precisa l’assoluta necessità di rispettare quanto disposto, e segnala anche la presenza di natanti nell’area interdetta alla navigazione: “Dovevano stare ad almeno un chilometro dalla costa“.

*immagine in alto: fonte/Twitter Vigili del fuoco, dimensioni modificate

Ultimo Aggiornamento: 29/08/2019 10:23