Dare la vita oltre la “morte”? È possibile. Questo è quanto è accaduto nella clinica universitaria di Brno, in Repubblica Ceca, dove una donna ricoverata in stato di morte cerebrale è stata tenuta in vita per salvare la figlia che portava in grembo, e che è stata fatta nascere con successo alla 34esima settimana. La piccola ora sta bene, grazie alle cure e all’esperienza dei medici della clinica.
Per lei non c’erano speranze
La donna, vittima di un problema a livello arterioso-cerebrale e in seguito a un malore avvenuto lo scorso aprile, mentre era alla 15esima settimana di gravidanza, era stata ricoverata d’urgenza. I medici avevano capito fin da subito quanto la situazione fosse grave ed hanno spiegato immediatamente ai familiari che con ogni probabilità la 27enne non si sarebbe risvegliata.
I medici, concordemente con la famiglia della ragazza, hanno deciso di mantenere la ragazza in vita grazie ai macchinari di supporto: la donna aveva in grembo una bambina, che è stata fatta nascere con parto cesareo alla 34esima settimana lo scorso 15 agosto. Il team medico di Pavel Ventruba, primario di ginecologia e ostetrica, ha assistito la donna durante questa delicata fase ed ha supporto la bambina, nata prematura, subito dopo. I dati sono stati subito considerati positivi: peso e lunghezza della piccola erano decisamente sopra la media rispetto ad altri bambini nati in circostanze simili.
Non è la prima volta
Anche in Italia si sono verificati casi di bambini nati da donne in stato di morte cerebrale, o in coma. Ad esempio lo scorso maggio era stata la 49enne Paola Frizzarin, in coma per due settimane, a dare alla luce il figlio. Anche in questo caso, fatale era stata un’emorragia cerebrale.